«Al fine di corrispondere alle accresciute esigenze formative e didattiche delle scuole superiori – scrive Mitrano – abbiamo più volte ribadito il nostro impegno e la nostra disponibilità ad adottare soluzioni adeguate sia attraverso una serie di incontri svoltisi a Gaeta da ottobre 2013 a tutt’oggi, sia formulando proposte anche in via epistolare». Fra queste, il primo cittadino ribadisce l’invito alla Provincia a riprendere il discorso dell’acquisizione dei locali della ex scuola americana che hanno subito uno stop.
Pertanto, in considerazione della tipologia delle funzioni in materia di edilizia scolastica e di istruzione riconducibili alle competenze della Provincia, in attesa della decisione del TAR dell’11 settembre prossimo, il sindaco Mitrano propone a De Monaco di «porre in essere iniziative tese a soddisfare l’attività di programmazione della rete dei servizi scolastici in una dimensione di collegamento con il territorio ed i suoi fabbisogni professionali».
«Da parte nostra – puntualizza – questa Amministrazione, anche attraverso la Commissione consiliare Cultura che sta esaminando nuove ed ulteriori possibili soluzioni, è impegnata a tutelare l’interesse dell’intera comunità studentesca». In particolare, per far fronte all’emergenza di un grande fabbisogno di aule, sempre nello spirito di collaborazione istituzionale, Mitrano suggerisce di destinare le risorse economiche, già stanziate negli anni precedenti, al pagamento dell’affitto dell’edificio ex scuola americana, ubicato a Calegna; ovvero, di utilizzare ogni altra struttura che la Provincia ritenga idonea a soddisfare le esigenze degli studenti.
Inoltre, sottolinea che l’Amministrazione si rende disponibile anche a valutare la possibilità di utilizzare parte del patrimonio edilizio scolastico in capo al Comune alle seguenti condizioni: a) che non vengano penalizzate le attività didattiche a scapito degli alunni delle scuole primarie e che vengano mantenuti sempre alti gli standard formativi; b) che l’Ente Provincia provveda a farsi carico degli interventi infrastrutturali per l’adeguamento delle strutture scolastiche; c) che ci sia il consenso dei Dirigenti scolastici degli Istituti comprensivi.
«Le nostre sono proposte costruttive – precisa Mitrano – fermo restando che la decisione definitiva sulle soluzioni da adottare sono solo ed esclusivamente in capo alla Provincia, che ha competenza in materia di edilizia scolastica del comparto dell’istruzione secondaria superiore».
Tuttavia, per evitare che la popolazione scolastica venga penalizzata nella propria attività formativa, il sindaco ha convocato una riunione che si terrà il 5 settembre prossimo per individuare soluzioni che siano eque per tutti nella utilizzazione dei locali e nel rispetto delle singole esigenze scolastiche.
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