Di Orazio Ruggieri.
E sono 50! Mezzo secolo fa, infatti, i diplomati dell’Istituto Tecnico Industriale Statale “Reggio” di Isola Liri pensavano che il conseguimento del titolo di studio al termine della cameratesca esperienza discente avesse posto il suggello all’impegnativa seppur simpatica avventura in comune protrattasi per cinque anni. Non immaginavano neppure lontanamente che, anche se dopo un lungo intervallo di alcuni lustri, nel 2012, grazie all’impegno di uno dei compagni di classe, Pompeo Caira, la V A dell’Itis “Reggio” avrebbe ripreso corpo attraverso un incontro annuale che tutti ora intendono riproporre ogni 365 giorni, variando, volta per volta, la sede della loro reunion. E così, dopo una prima serie di appuntamenti che, per quanto riguarda il 2016, si è tenuto a Monte San Giovanni Campano, quest’anno, mercoledi 24 maggio, sarà Itri ad accogliere i diplomati di ben tre province (Frosinone, L’Aquila e Latina) che intendono rinverdire il ricordo degli anni scolastici.
Nell’aula consiliare del comune, alla presenza del sindaco Antonio Fargiorgio, con Ermanno Corpolongo, uno dei diplomati nel 1967, nato e residente a Itri, a fare gli onori di casa, si ritroveranno Vincenzo Arena, Fernando Bianchi, Fernando Brandolini, Pompeo Caira, Mario Cipriani, Ermanno Corpolongo, Silverio De Luca, Alberto De Renzi, Enzo e Gaetano Di Cocco, Antonio Di Pasquale, Giorgio Di Pede, Vincenzo Frattarelli, Giovanni Gabriele, Angelo Greci, Luciano Greco, Franco Lilla, Fernando Locci, Domenico Lucarelli, Antonio Mammone, Alfredo Notarantonio, Mario Ottaviani, Ferdinando Petricca, Rocchino Prisco, Gianni Quadrini, Vincenzo Ricci, Cesare Vinciguerra. Con loro anche Antonio Quadrini e Ugo Bianchi, da sempre testimoni dell’evento, anche se non componenti, all’epoca, della V A, in quanto frequentanti la contemporanea V B. Dopo il saluto delle figure istituzionali ospitanti e dell’organizzatore Pompeo Caira, il segretario della Pro Loco, Franco Di Biase, traccerà un breve ma significativo profilo storico e artistico di Itri.
Tutt’insieme, successivamente, visiteranno il castello medioevale, il Museo del brigantaggio, prima di ritrovarsi a tavola e chiudere la giornata del ‘cinquantesimo’ con l’arrivederci, per il 2018, a Boville.