“Sigilleremo le bocchette a chi non paga. Non possiamo più permetterci di tenere accesi impianti che servono 800 utenti, dei quali appena 200 paganti”. Tolleranza zero al consorzio dell’Agro Pontino contro i furbetti del servizio irriguo. A dare la linea è stato il direttore generale Natalino Corbo nell’incontro avuto a Pontinia con la giunta provinciale della Cia di Latina. Il presidente provinciale Argeo Perfili ha espresso “forte preoccupazione, per gli effetti della prolungata siccità, circa la prossima campagna irrigua” e chiesto informazioni sui provvedimenti che l’ente, oggi commissariato, si appresta a mettere in campo per garantire la regolarità del servizio di irrigazione. “La bonifica, per noi del posto, fa parte della nostra quotidianità ed è questa la ragione per cui – ha aggiunto il direttore regionale Cia, Sandro Salvadori – siamo interessati a conoscere i passaggi amministrativi che dovranno favorire il processo di fusione delle due bonifiche dell’Agro e del Sud Pontino destinate a diventare un unico consorzio provinciale”. Lo spettro della siccità aleggia anche dalle parti di via Matteotti. Tuttavia il direttore generale ha manifestato un cauto ottimismo sulla gestione di eventuali, nuove emergenze idriche, ricordando come “l’anno scorso, particolarmente critico per la ridotta disponibilità di acqua, il servizio è stato assicurato regolarmente anche grazie agli 800 interventi di manutenzione eseguiti sulla rete dagli operai di tre diverse squadre”. E proprio sul potenziamento dell’organico si è spesso soffermato Corbo nel suo intervento. “Quest’anno, grazie alle progettualità sviluppate dai quattro giovani ingegneri che abbiamo assunto, potremo partecipare al bando del Piano irriguo nazionale che mette a disposizione importanti risorse economiche in favore di quei consorzi che intendono intervenire per ridurre le perdite della rete, per abbattere gli sprechi, contenere i consumi energetici e innalzare i livelli di efficienza del sistema di distribuzione dell’acqua. Sia l’Agro che il Sud Pontino – ha chiarito il direttore – sono pronti ad allinearsi al nuovo Piano, in particolare lì dove premia gli enti che investono per favorire il risparmio e un uso più responsabile e consapevole dell’acqua”. Ancora oggi a Latina si registra una evasione del 30% sulla contribuenza di bonifica e del 40% su quella irrigua. Il recupero di queste somme è il nuovo fronte. Resta aperto quello della eliminazione degli sprechi. “I due scavatori appena entrati nel parco mezzi del consorzio non sono stati comprati con soldi piovuti dal cielo, ma grazie ai pesanti tagli alle parcelle degli avvocati” ha ricordato Natalino Corbo che, infine, ha rassicurato i dirigenti della Cia circa le tariffe del servizio irriguo, annunciando che “rimarranno invariate”.