Il Consiglio Comunale che si è tenuto ieri sull’installazione dei dissalatori ha avuto un epilogo scontato come da noi annunciato ad inizio seduta, installare un dissalatore in una rete colabrodo che ha una dispersione del 70 per cento è una proposta oscena e priva di qualsiasi logica e che per di più avrebbe comportato aumenti tariffari per gli utenti senza la garanzia di vedere acqua scorrere dai rubinetti. Ma come da noi anticipato in apertura di Consiglio questo era ovvio.Ciò invece che è emerso dalla discussione sono le palesi responsabilità di acqualatina nella gestione di una rete idrica che è il caso di dire “fa acqua da tutte le parti” ma anche di un’amministrazione che cosciente del problema dal lontano 2014 non ha esercitato il dovuto controllo. Affermiamo ciò con condizione di causa infatti un mese fa abbiamo protocollato una richiesta di accesso agli atti al Sindaco per avere copia delle diffide e lettere che il primo cittadino credevamo avesse scritto ad acqualatina, vista la conoscenza del problema accertata da più di 30 comunicati stampa “contro” acqualatina dal 2013 ad oggi, ed invece di atti ufficiali in tal senso non ce ne traccia. L’amministrazione comunale quale componente dell’Ato avrebbe potuto chiedere la procedura di vigilanza e di esercizio di poteri sostitutivi e di controllo secondo il disposto del decreto legislativo numero 152 del 1996 ma non lo ha fatto. Perché?
Ricordiamo ai più che questa “nuova amministrazione” targata PD-Forza Italia, nata per scongiurare il commissariamento, ha promesso che farà l’ospedale del golfo, la Pedemontana e il PRG in pochi mesi ma ad oggi dobbiamo registrare che non riesce, con la complicità fattiva dell’ente gestore, neanche a far arrivare l’acqua nei rubinetti.
La cosa però che più ci dispiace è che abbiamo dovuto registrare in Consiglio la mancanza di proposte da parte di amministrazione ed ente gestore di vere soluzioni che possano risolvere il problema nell’immediato. Nonostante tutto, e da responsabili, abbiamo ritenuto comunque importante firmare con tutti i consiglieri presenti (maggioranza ed opposizione) un documento unitario, poi approvato dal Consiglio stesso, che impegnava e dava mandato al sindaco ad andare in Conferenza dei Servizi ed in ATO con un diniego ai dissalatori e a trovare con l’Ente Gestore soluzioni alternative immediate basate su interventi di manutenzione delle rate idriche visto che di acqua ne abbiamo davvero tanta peccato però non arrivi ai rubinetti…
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