“La fiducia nei confronti del Cda di Acqualatina è terminata”. Il Sindaco di Formia Sandro Bartolomeo non usa giri di parole. Lo fa a margine dell’incontro tra i Comuni del sudpontino andato in scena ieri sera a Gaeta per discutere delle carenze idriche che ancor oggi, ad autunno inoltrato, coinvolgono larghe fette di territorio. “Nessuna iniziativa credibile per migliorare la situazione del servizio idrico integrato può prescindere dalla richiesta di dimissioni del Presidente Addessi e degli altri membri di parte pubblica – sostiene Bartolomeo -. I disagi che stiamo vivendo ormai da quattro mesi dipendono in parte dai mancati investimenti ma anche da una disattenzione totale nei confronti degli interessi della collettività. Abbiamo già votato un ordine del giorno di sfiducia ad Addessi nella conferenza dei Sindaci e ci impegniamo a proseguire questa battaglia anche in sede di assemblea dei soci, dove c’è una schiacciante maggioranza favorevole a commissariare l’attuale Cda. Chiediamo a tutti i Comuni di essere compatti nel chiedere un cambio di marcia nel management dell’azienda, altrimenti il rischio è di essere complici delle sue inefficienze”.
Gli fa eco l’Assessore Claudio Marciano che ha rappresentato l’Amministrazione di Formia al vertice di giovedì sera presso il Comune di Gaeta. “Ci è stato chiesto di condividere un documento che chiedesse maggiori attenzioni al Sud Pontino nel piano degli investimenti di Acqualatina. Ma temiamo che senza una altrettanto energica iniziativa sul cambiamento del management ci ritroveremo a compilare l’ennesimo libro dei sogni. Sono quindici anni che si parla di lavori che non partono, e la crisi idrica di questi giorni è figlia proprio di questi ritardi. Ci è stato chiesto di “mettere alla prova” il CdA di Acqualatina, ma dopo così tanti anni di malagestione, la fiducia è esaurita. Vengono al pettine i nodi della privatizzazione e della totale mancanza di controllo pubblico che finora ha caratterizzato la gestione di Acqualatina. Investimenti e management non sono temi disgiungibili, almeno per chi non da ora, ma da anni, lotta contro la gestione privatistica di Acqualatina e le sue inefficienze. Siamo stanchi di essere presi in giro. Forse se in passato altri Comuni avessero avuto il coraggio di non ragionare per schieramenti quando si trattava di votare bilanci e piani tariffari, oggi non saremmo a questo punto”.
“Se nel brevissimo periodo i Comuni possono solo fare pressione affinché il gestore rimuova al più presto le condizioni di disagio di questo giorni, nel breve possono cambiare il piano industriale di Acqualatina – conclude il Sindaco Sandro Bartolomeo – e per farlo bisogna avere referenti all’interno dell’azienda che operino per l’interesse pubblico. Oggi questa condizione non c’è. Formia, assieme a Latina e ad altri 20 Comuni dell’Ato. ha approvato in conferenza dei Sindaci delle delibere importanti per superare l’empasse. I disagi che sta patendo la popolazione della nostra città dovranno vedere una forma di ristoro anche economica, ma intanto chi ne è responsabile deve fare un passo indietro”.
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