In adesione all’indirizzo operativo e alle specifiche direttive impartite dal Comando Provinciale di Latina, finalizzate alla prevenzione e alla repressione anche di quei traffici illeciti che si realizzano attraverso l’uso del web, le Fiamme Gialle del Gruppo di Formia individuavano sul noto sito di annunci online “Subito.it”, una inserzione relativa alla vendita di un’uniforme del Corpo.
I Finanzieri, effettuati i dovuti riscontri sulla veridicità dell’annuncio, e monitorata la sua pubblicazione on-line, interessavano la competente Procura della Repubblica di Cassino, nella persona del P.M. Emanuele De Franco, che disponeva l’esecuzione di una perquisizione presso il domicilio dell’inserzionista.
A casa di un sessantottenne formiano venivano, così, rinvenute e sequestrate le mostrine originali (riproducenti le Fiamme Gialle) che sono apposte al bavero delle giacche delle uniformi del Corpo e le prove della spedizione della divisa ad un acquirente siciliano.
La spedizione veniva, quindi, tracciata elettronicamente e l’acquirente, un siciliano di 34 anni, identificato e segnalato alla Procura di Cassino che emetteva un nuovo decreto di perquisizione a suo carico. L’uniforme venduta online, una volta a destinazione, veniva intercettata dai militari della Tenenza di Acireale (CT) che la sottoponevano a sequestro unitamente ad altra (completa di mostrine, camicie, cravatta e cinturoni) rinvenuta presso quella medesima abitazione.
Il Codice Penale e il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza contengono norme che puniscono severamente chi illegittimamente fabbrichi, detenga o commercializzi uniformi militari e segni distintivi di Corpi di polizia, tenuto conto della particolare delicatezza dei beni in questione; beni che, in un’epoca caratterizzata da una generalizzata allerta per terrorismo e da un incremento esponenziale dei tentativi di truffa, occorre viepiù tutelare, neutralizzando qualsiasi possibile fonte di loro illecito utilizzo.