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Una dolce intervista a Pasquale Maturo: Genio, passione e generosità

Di Gabriella Gelso.

Pasticciere dalla giovanissima età, ma dalla lunga attività professionale, Pasquale Maturo, famoso per le sue creazioni sia a Gaeta che nel comprensorio. Proviamolo a conoscere meglio.
Dove è nato Pasquale?

Sono nato a Pozzuoli, in provincia di Napoli, ma sono gaetano d’adozione.

Come mai hai scelto di fare questo mestiere?

L’arte culinaria mi ha affascinato sin da giovanissimo, infatti all’età di tredici anni mi sono iscritto all’Alberghiero di Formia. Il mio ramo era la cucina, al quarto anno ho però scelto di specializzarmi in pasticceria. Dopo il diploma a diciotto anni ho vinto una borsa di studio come migliore giovane della regione, quindi ho potuto godere di 1500 Euro da investire per la mia passione e partecipare a dei corsi di pasticceria a Roma. Insomma la passione è cresciuta pian piano dentro di me, più andavo avanti e più ne ero attratto.

È vero che sei il pasticcere degli artisti? Come mai si rivolgono a te?

Si ho avuto la possibilità di creare dolci per molti personaggi famosi, mi si sono presentate alcune occasioni ed io le ho colte al volo, si tratta quasi di tutti miei idoli. Ad esempio il Napoli, la mia squadra del cuore, l’ho voluta omaggiare con una torta in occasione della vittoria della Supercoppa a Doha contro la Juventus. Poi c’è stata la mega torta fatta per 3000 persone, in occasione dello spettacolo dello staff del famoso programma comico “Made in Sud”. Gli stessi comici del programma si sono complimentati per la maestosa creazione e mi hanno invitato sul palco con loro, anche se non era previsto. Sono stato chiamato anche per fare una sorpresa a Pieraccioni che allora si trovava a Ventotene per girare Il Professor Cenerentolo. Ho incontrato anche Massimo Ranieri al quale ho dedicato un dolce in onore del suo programma Sogno o Son Desto. L’ultimo è stato Siani, in occasione del film Mister Felicità, di cui alcune scene sono state girate a Gaeta, di fronte il mio locale. In quell’occasione lo stesso produttore cinematografico si complimentava con me e mi chiese di preparare una torta anche per tutto lo staff.

Hai fatto un dolce anche per il Papa, qual è?

Premetto che sono molto cattolico, fede che mi è stata tramandata dai miei genitori. Del resto il Papa è il tetto massimo dove una persona può arrivare. Feci quindi un panettone chiamato proprio “Il Cupolone”, in onore del primo Natale di Papa Francesco. Infatti mandai una richiesta specifica al Vaticano con la richiesta di poter portare questo omaggio al Santo Padre. In quel periodo feci anche beneficenza, per ogni panettone venduto, 1.00 Euro veniva devoluto alla Caritas di Gaeta. Quindi finalmente il mio sogno si avverò e finalmente venni ricevuto da Papa Francesco, vi lascio immaginare l’emozione. Conservo ancora il Rosario che mi regalò in quell’occasione.

Qui in zona sei conosciuto come il pasticcere delle invenzioni particolari, puoi elencarcene qualcuna?

L’ultima creazione è la torta Lucia, ideata in onore di mia moglie, di fatti ci siamo sposati da pochi mesi ed ho pensato di farle questa dolce dedica. In genere cerco di sponsorizzare oltre che la mia attività, anche il territorio. A tal proposito ho dedicato una torta alla città di Gaeta, che ho chiamato Enea, in quanto la storia ci racconta che il nome della nostra città ha preso ispirazione dalla sua nutrice Caieta. Un altro tributo che ho voluto fare è quello alla Dea Serapide, che si trovava qui a Serapo ma che ha vissuto anche nella mia città natale: Pozzuoli.

Quali sono i motivi che ti hanno portato a questo successo?

La professionalità, il rispetto per i clienti e la qualità e sapersi far apprezzare dal pubblico, farlo sentire a proprio agio. Queste caratteristiche ci stanno facendo crescere sempre di più, abbiamo infatti clienti provenienti anche dal resto del comprensorio.

È vero che fai beneficenza?

Si faccio molta beneficenza. In Africa, nel Burundi, grazie all’aiuto di un nostro amico prete originario di lì e a delle suore aiutiamo a sfamare una mensa composta da bambini, che tra l’altro portano anche il logo della pasticceria Carmine, e se avanza il cibo diamo da mangiare anche alle loro famiglie.

L’intervista si conclude con un ringraziamento speciale da parte del giovane pasticcere al suo vero grande maestro, che è stato Carmine De Falco, infatti il suo onore i due punti vendita a Gaeta si chiamano Pasticceria Carmine.

Nel ringraziarti per l’intervista, ti auguro un futuro radioso e ricco di soddisfazioni.

redazione

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