Si è celebrata nella tarda mattinata odierna l’udienza di convalida dell’arresto a carico di F.S., trovata in possesso di oltre 350 grammi di marijuana e 140 grammi di hashish, per un complessivo peso, comprendente altre influorescenze, di circa 700 grammi.
La giovane donna, sentita dal G.I.P. del Tribunale di Cassino, Dott. Claudio Marcopido, si è difesa asserendo che la sostanza, pur a dispetto del quantitativo, era per suo uso personale, la cui assunzione costante necessitava per via di una patologia fortemente invalidante della quale soffre, ed a tal fine si giustifica anche la presenza nelle pertinenze dell’abitazione dell’indagata dei due bilancini di precisione rinvenuti dai Carabinieri della stazione di Gaeta.
I difensori dell’indagata, gli avvocati Vincenzo Macari e Matteo Macari, hanno anche prodotto copiosa documentazione medica che ha documentato lo stato patologico fortemente invalidante effettivamente sofferto dall’indagata, oltre a documentazione patrimoniale e reddituale che sconfessa con certezza ogni necessità e possibilità di spaccio a terzi della sostanza rinvenuta, la quale costituiva nulla più che una scorta volta nel tempo a lenire i dolori correlati alla sua patologia.
“In merito all’attività di spaccio, che presumibilmente secondo la pubblica accusa l’odierna arrestata avrebbe messo in atto – si legge nel provvedimento del G.I.P. dott. Marcopido – si deve necessariamente rilevare che dalle emergenze e dalla documentazione a disposizione di questo Giudice, a contrariis, non vi è il fumus di una possibile attività professionale di spaccio dello stupefacente. La situazione economico finanziaria della F., come da documentazione in atti, non fanno presagire una necessità lucrativa e quindi abituale attività di spaio dello stupefacente in capo all’odierna arrestata. La circostanza della presenza, seppur in separato appartamento, di bilancini è stata corroborata dalla circostanza che la F. possiede una nutrita colonia felina, e l’utilizzo dei suddetti strumenti di pesatura gli è necessario per la corretta somministrazione del latte ai gattini”
Il P.M. Dott. De Franco aveva chiesto la convalida dell’arresto e la misura degli arresti domiciliari, stante il notevole quantitativo rinvenuto dagli operanti, alla quale i difensori, proprio forti del carteggio offerto all’attenzione del G.I.P., si sono opposti chiedendo comunque la remissione in libertà dell’indagata.
Il G.I.P. a scioglimento della riserva, in esito all’analisi della documentazione offerta alla attenzione ed a quanto rappresentato a sua difesa dall’indagata, in risposta alla richiesta di misura avanzata dal P.M., ha convalidato l’arresto operato dalla P.G., ma ha rimesso in libertà l’indagata, disponendo a suo carico unicamente un obbligo di firma alla P.G. nei giorni del lunedì e venerdì.
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