“Arriva la chiamata alle 13.05 alla sede operativa di una donna appena a un balcone che chiedeva aiuto“.
Inizia così il racconto di Gaetano Vittoria, ispettore delle volanti del Commissariato di Fondi, che racconta al Gazzettino del Golfo il salvataggio occorso oggi nella cittadina pontina.
“Non si sapeva il perché, se era suicidio o altro, intanto ci precipitiamo sul posto (in via Cavour, ndr) e troviamo una signora appesa con i piedi dondolanti su una finestra, impaurita perché non riusciva né a scendere né a salire. Io mi precipito subito su e, per metterla in sicurezza prendo il mio cinturone e la imbraco nella vita, in modo da tenerla stretta e non farla cadere, vicino all’inferriata; intanto, con un braccio mi reggo all’inferriata e con l’altro la alzo da dietro, in modo da tenerla ben stretta. Lascio il cinturone con l’altra mano e lei riesce a passare appena appena da questa finestra molto stretta e riesco a tirarla in salvo“.
“Signora ma cos’è successo -le domanda l’ispettore Vittoria?”
“Aiuto, aiuto. C’è mio figlio di 2 anni giù chiuso dentro. Non riesco più ad aprire la porta“.
“La porta era chiusa da un lucchetto di sicurezza -continua il racconto dell’ispettore. La donna è uscita un attimo da casa lasciando la porta aperta, il bambino ha spinto la porta, il vento ha dato più forza alla spinta e si è abbassato il lucchetto. Il bambino piangeva a squarciagola, con il visino nero dalle lacrime disperate, allora ho buttato giù la porta, con la schiena, con le spalle, con i piedi. Ho preso il bambino e l’ho messo in sicurezza in braccio alla madre dove si è calmato“.