I Carabinieri della stazione Roma Tor Vergata hanno liberato una ragazza di 25 anni, cittadina romena, violentata, ridotta in schiavitù e costretta a prostituirsi. In manette sono finiti l’ex fidanzato, di 33 anni, e una donna di 24, entrambi romeni, ritenuti i suoi carcerieri e sfruttatori.
La storia era iniziata quando la giovane, giunta in Italia, era stata affidata alla connazionale che l’aveva subito accompagnata sul posto di lavoro, in via Palmiro Togliatti, dove a suon di minacce di morte era costretta a prostituirsi di giorno. Il provento delle sue prestazioni veniva diviso, in parti uguali, dai due aguzzini che a fine giornata la rinchiudevano in un tugurio, in zona Vermicino, senza acqua, cibo e luce mentre loro andavano a divertirsi in discoteca o al ristorante.
Quasi quotidianamente, inoltre, la ragazza veniva fatta oggetto di brutali pestaggi e violenze sessuali proprio da parte del suo ex. Una tragedia andata avanti per oltre due mesi.
Qualche sera fa la ragazza ha chiesto aiuto a un ragazzo italiano che l’ha immediatamente accompagnata dai carabinieri della stazione di Roma Tor Vergata. Raccolta la denuncia, i militari hanno organizzato una trappola. Quando la ragazza, al termine del lavoro, ha consegnato i soldi ai due aguzzini, i carabinieri hanno fatto scattare il blitz e li hanno ammanettati. Il 33enne è stato portato nel carcere di Regina Coeli mentre la complice a Rebibbia. Entrambi dovranno rispondere di riduzione in schiavitù, estorsione e sfruttamento della prostituzione. Per l’uomo, inoltre, è scattata anche l’accusa di violenza sessuale.
Fonte la Repubblica
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