Molti i riflettori accesi sul nosocomio di Formia. Per fare chiarezza oggi si è riunita la commissione aziendale dedicata ai contagi da covid-19 -istituita con delibera n. 266 del 6 marzo 2020-per analizzare e valutare la situazione organizzativa all’interno del reparto di Cardiologia dell’ospedale ‘Dono Svizzero’ di Formia, interessato nel mese di dicembre da episodi di positività del personale di assistenza. I lavori della commissione si sono svolti attraverso visite ispettive con le quali si è giunti alla seguente analisi. I dispositivi di protezione individuali sono stati utilizzati correttamente e le procedure di sicurezza osservate opportunamente da parte del personale ospedaliero.
I pazienti ricoverati, presso i reparti del ‘Dono Svizzero’, risultano negativi ai test antigenici effettuati al pronto soccorso prima del ricovero. A seguito di tali risultanze ed osservazioni si è giunti ad una valutazione circa un contagio del personale di tipo comunitario e non occupazionale.
Nonostante quanto evidenziato sono state impartite ulteriori disposizioni restrittive da tenersi nelle aree comuni – e non- di degenza.
Anche il reparto di medicina d’urgenza covid-19 è stato valutato durante la visita ispettiva della Commissione e si è evidenziata la completa rispondenza alle procedure di sicurezza e alla autonoma gestione dei pazienti covid-19 senza che vi sia nessuna interferenza con gli altri reparti, come è evidente dal fatto che, ad oggi, nessuno del personale risulti contagiato.
Attualmente l’ospedale ‘Dono Svizzero’ è attivo nelle sue specialità di ricovero ovvero il reparto di Medicina Interna, quellomultidisciplinare di Chirurgia e Ortopedia, dialisi, cardiologia (che mantiene attive 5 stanze) e l’attività di emodinamica H24.
In collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione, la Commissione ha deciso di avviare una ulteriore campagna di sensibilizzazione, oltre alle azioni già attuate dal Servizio di Prevenzione e Protezione, al fine di prevenire tra il personale comportamenti a rischio contagio fuori dall’orario di lavoro.
Comunicato stampa Asl Latina