Il premier Mario Draghi ha firmato il Dpcm con la lista dei negozi in cui non è richiesto il green pass. “Non è richiesto il possesso di una delle certificazioni verdi Covid”, si legge, per “esigenze alimentari e di prima necessità“. Per “esigenze di salute, per le quali è sempre consentito l’accesso per l’approvvigionamento di farmaci e dispositivi medici e alle strutture sanitarie e sociosanitarie”.
Stesso discorso per “esigenze di sicurezza“, negli uffici aperti al pubblico delle Forze di polizia e delle polizie locali e per “esigenze di giustizia“. Senza il green pass non si potrà ritirare la pensione all’ufficio postale o andare dal tabaccaio: per queste attività, bisognerà munirsi di certificato verde – anche base, da tampone negativo – o utilizzare i distributori automatici, nel caso delle sigarette.
I NEGOZI DOVE NON SERVE IL GREEN PASS
Nell’allegato al decreto l’elenco delle attività in cui si potrà entrare anche senza certificato verde:
- Commercio al dettaglio in esercizi specializzati e non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati e altri esercizi non specializzati di alimenti vari), escluso in ogni caso il consumo sul posto.
- Commercio al dettaglio di prodotti surgelati, di animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati.
- Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati e di articoli igienico-sanitari.
- Medicinali in esercizi specializzati (farmacie, parafarmacie e altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica).
- Articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati, materiale per ottica, combustibile per uso domestico e per riscaldamento.
Fonte «Agenzia DiRE»