Se ne va un grande dello sport italiano, una vera icona e un simbolo per un intero movimento: sicuramente sarà una grande assenza
Quando per tanti anni si contribuisce alla crescita di uno sport inevitabilmente si diventa parte di esso. Raggiungere livelli così alti è di certo un vanto anche per tutto il movimento italiano. Gli appassionati se lo ricordano bene.
Gli appassionati di motori hanno imparato a conoscerlo in pista, nel ruolo di direttore di gara, sia delle due ruote (soprattutto) ma anche delle quattro. Stiamo parlando di Giorgio Campana, un autentico pezzo da 90 del Motorsport, che per molti anni ha diretto le corse di moto e auto, diventando uno dei più famosi d’Europa nel suo ruolo. Campana aveva 88 anni ed era nativo di Pesaro, da cui tutto era partito, a pochi chilometri dalla Tavullia di Valentino Rossi. Una terra di motori le Marche, soprattutto nella zona al confine con l’Emilia Romagna, con una grande tradizione di piloti e addetti ai lavori.
Giorgio Campana era nato nel quartiere Pantano di Pesaro e da lì aveva cominciato a seguire il mondo con le due ruote. Da ragazzo, a 23 anni, prese parte nel 1959 ad una gara in salita sul Monte Nerone, come abile pilota di moto.
Campana non è stato però solo un pilota, per quanto abile, delle due ruote, ma molto di più. Fu titolare della Scuderia Campana, nelle classi 125 e 175, con le moto Morini, grazie alle quali lanciò nomi del calibro di Rino Pratelli e Lino Lucchetti, il postino volante.
Per 15 anni rimase nel motociclismo, prima di passare alle automobili, dove ricoprì il ruolo di direttore di gara in quasi tutti i grandi autodromi italiani ed europei. Una figura autorevole e integerrima, che balzò alle cronache per aver interrotto nel 1981 una gara a Imola, per l’eccessiva veemenza della pioggia. Una sospensione a tre quarti dello svolgimento che non era mai avvenuta prima e rappresentò un precedente importantissimo anche per il futuro del Motomondiale.
I funerali di Giorgio Campana si sono svolti nel pomeriggio di mercoledì 6 novembre nella chiesa di Santa Maria del Porto. Campana lascia la moglie Rossana, i suoi tre figli Roberto, Mauro e Livio, nuore e nipoti e il fratello Francesco.
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