Il consigliere Giada Gervasi interviene in merito all’inizio di incendio della chiesa SS Annunziata di Sabaudia, avvenuto questa mattina intorno alle 9:30 prima della messa dedicata ai ragazzi.
“La chiesa è un luogo che deve essere rispettato, sempre e comunque. Per noi cristiani è la casa di Dio e di tutta la comunità. Vorrei esprimere la mia solidarietà alla parrocchia e al parroco Don Massimo. I sacerdoti sono sempre attenti alle problematiche della comunità e al completo servizio dei suoi fedeli. Don Marco e le suore sono stati per fortuna tempestivi nell’avvisare i soccorsi. Fortunatamente nessun danno è stato causato alle persone e la celebrazione si è comunque svolta nel salone San Francesco, ma questo episodio, da condannare nella maniera più assoluta, ci deve far riflettere. Un ennesimo tentato incendio a Sabaudia che stavolta colpisce nel cuore della comunità. È scandaloso! Ribadisco con fermezza quello che da ormai troppo tempo porto a conoscenza dell’amministrazione comunale: servono misure immediate atte a prevenire simili episodi e a tutelare l’incolumità dei cittadini. Ogni abitante di Sabaudia ha il diritto di vivere nella tranquillità, in una città che sappia proteggere i propri cittadini ed affermare il principio della legalità, su tutti i fronti della vita quotidiana. Oggi ci vuole unità di azione, onestà intellettuale e la voglia di risolvere realmente il problema. Sono contenta che nessuno sia rimasto ferito, ma cosa sarebbe accaduto se il presunto piromane fosse entrato in azione durante la celebrazione, tra l’altro alla quale sarebbero stati presenti molti bambini e ragazzi della nostra città? Bisogna intervenire con un piano d’intervento mirato, questo è chiaro, ma bisogna farlo nell’immediato: è necessario unire le forze e redigere un programma che possa dare una stretta sinergica alla criminalità cittadina. Un impegno va preso ed è necessario che chi di dovere si assuma le proprie responsabilità. I componenti dell’Associazione Cittadini al lavoro si rendono sin da ora disponibile per aiutare la parrocchia, nelle modalità che il parroco vorrà indicarci”.