Il nostro comunicato del 10 gennaio scorso ha indotto l’Amministrazione Comunale a posizionare i 3 compattatori ecologici mancanti all’appello, probabilmente già pagati in anticipo, quando dovevano essere pagati a collaudo avvenuto.
Si apprende da una comunicazione dell’A.C. che l’arrivo degli altri 3 compattatori ecologici è motivato dalla conclusione del periodo di sperimentazione.
Ma cosa dovesse essere sperimentato non si sa, visto che le attrezzature (come espone lo stesso comunicato) “… sono state già utilizzate con successo in numerose città italiane, come: Roma, Milano, Torino, Venezia,” e considerato che “… il prodotto propone una soluzione in grado di soddisfare le esigenze rilevate dalla Amministrazione Comunale …” così recita la determina dirigenziale 235/amb del 31/12/2014 con la quale si è disposto l’acquisto di 4 compattatori ecologici.
Ma resta la gravità del pagamento, previa fatturazione, anticipato rispetto alla fornitura, installazione e collaudo di tutti e 4 i compattatori ecologici. E non da meno, la solita pochissima chiarezza da parte dell’Amministrazione Comunale, che non evidenzia alla cittadinanza l’equivalente monetario di ogni ecobonus, che è di solo € 0,01, così pure quanti esercizi commerciali sono stati invitati a partecipare e quanti di questi eventualmente hanno aderito, perché se rimanesse in convenzione un unico aderente, come per ora si vocifera, sarebbero legittimati innumerevoli dubbi da parte dei cittadini, ormai abituati ad essere presi in giro dalla politica, anche nelle più piccole cose come questa.
Suggeriamo infine di copiare il Comune di Pomezia, amministrazione Movimento 5 Stelle, che ha posto 10 macchine eco compattatrici, a cui si aggiunge l’impiego di personale e di un automezzo per la loro gestione, per un costo di 51.389,30 euro annui per 5 anni. Costi che saranno ammortizzati, dalla vendita di plastica e alluminio di cui il Comune sarà proprietario, senza far sostenere alcun futuro onere al cittadino.