A poco più di 48 ore dalla scadenza dei termini per la presentazione delle liste dei candidati a sindaco di Itri, la situazione inizia a definirsi, per lo meno per quanto riguarda il numero degli aspiranti primi cittadini. E il riepilogo conferma l’inverosimile mutevolezza che ha contraddistinto il quadro amministrativo locale mai come questa volta, capace di sfornare un sequela infinita di nomi e di ipotesi di coalizione, quasi tutti dimostratisi sistematicamente effimeri e annullati dagli eventi successivi. A dare il contributo, si spera, definitivo alla configurazione del quadro riassuntivo è giunto l’imprimatur, dai vertici del M5S, alla lista formulata dagli iscritti di Itri. E mentre ancora ieri pomeriggio, la fila dei sottoscrittori M5S si poteva cogliere negli uffici comunali di Itri, gli addetti ai lavori tiravano, come suol dirsi, le somme. All’iniziale candidatura di Elena Palazzo (Movimento Itri Nostra e UDC), prima in ordine di tempo a scendere in campo, si è poi aggiunta quella di Luca Iudicone per “CambiAmoItri” e, a seguire, la terza discesa in campo, da parte dell’avv. Antonio Fargiorgio, il quale aveva affidato a una sua personale nota l’ufficializzazione dell’impegno assunto in tal senso. Con la lista pentastellata, cui gli addetti ai lavori accreditano il nome di Osvaldo Agresti quale candidato sindaco, saranno quattro le formazioni che si contenderanno la rappresentanza consiliare nella tornata elettorale del 5 giugno prossimo. A questo punto, chiarite le posizioni e l’entità numerica dei candidati, l’attenzione è tutta rivolta agli “apparentamenti”. E, in questa ottica, fa notizia la rinuncia del candidato sindaco del PD Pasquale Treglia, con il suo partito che starebbe per confluire nella coalizione di Fargiorgio, con due nominativi, mentre l’ultimo dubbio resta su cosa farà il consistente elettorato del NCD, già schierato a favore di Treglia e ora, sotto la guida del responsabile sezionale Piero Ruggieri, alla ricerca di una nuova collocazione strategica