Elezioni comunali: Silvio D’Amante per “una nuova Gaeta” (VIDEO)

Tra i cinque aspiranti alla carica di sindaco del comune di Gaeta, si schiera anche Silvio D’Amante, già primo cittadino dal 1994 al 2002.

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La coalizione che lo sostiene è formata dal Movimento 5 Stelle e dalla lista civica “Insieme con Silvio D’Amante”.

D’Amante con la propria coalizione designa un percorso programmatico che individua 10 punti “per migliorare la qualità di vita dei cittadini, attraverso una strategia di sviluppo e cura del territorio e delle persone mediante l’ascolto, il coinvolgimento, l’impegno con i cittadini, le imprese e le istituzioni”.

Il programma pone al centro la trasparenza e la partecipazione del cittadino. “Vogliamo che quest’ultimo – dichiara il candidato – sia il principale protagonista della vita della nostra città e della nostra azione amministrativa”. Per far ciò D’Amante intende coinvolgerlo nella formazione del bilancio, nel processo ideativo di tutti i grandi progetti anche attraverso l’istituzione di referendum propositivi e abrogativi. “Non è amico dell’amministrazione, si deve comportare da cittadino con tutti i doveri e i diritti”.

Per quanto riguarda le risorse, il candidato ritiene che prima di promettere ai cittadini sia necessario vedere quali sono le disponibilità attuali del comune. Gaeta comunque “dal suo mare, dalle sue bellezze naturali e dalla sua storia può e deve ricavare le risorse, le possibilità di crescita, le fonti di sviluppo e le nuove occupazioni”. Ciò secondo D’Amante deve avvenire anche attraverso un riequilibrio delle tasse comunali.

Il PNRR rappresenta inoltre un’ulteriore risorsa anche per la realizzazione di progetti comprensoriali, che a detta del candidato sono quelli che più facilmente possono avere le somme adatte per essere portati al termine. Dal turismo, alla cultura, a tutti i beni storici ambientali: questi gli ambiti di intervento, a partire dall’acqua come bene comune.

Tutto ciò per realizzare “una nuova Gaeta nel segno del progresso e nel rispetto della sua storia”.

Maria Concetta Valente

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