“Un’idea chiara di città, la competenza per realizzarla” è il claim della campagna elettorale del candidato sindaco di centrodestra per Formia, l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo. “Da locomotore siamo diventati l’ultimo vagone del treno-Golfo, questo non è tollerabile. Formia deve tornare a essere la perla del Tirreno; noi abbiamo le competenze per farlo e ci metteremo al lavoro immediatamente, dall’11 mattina“.
Così Cardillo Cupo nell’intervista al Gazzettino del Golfo, in vista delle Amministrative in programma domenica 10 giugno.
Tra gli obiettivi del suo programma emerge la volontà di una città da far rinascere, una città dove risolvere i problemi presenti in modo trasparente e corretto.
Tra i problemi più recenti spicca la crisi idrica della scorsa estate; ora, con la bella stagione alle porte, si potrebbe ripresentare l’emergenza
“Durante l’emergenza il gestore si è rivelato inadeguato; in questi mesi di disservizi ha violato tutti i protocolli sottoscritti con le Amministrazioni e questo lo espone a delle responsabilità. Noi come politica dovremmo essere una spina nel fianco del gestore, che dovrà immediatamente porre rimedio a problema che ha causato. Formia ha sofferto più di altre città a cui diamo l’acqua, è questo il paradosso. A Formia la scorsa estate abbiamo avuto quasi l’80% di dispersione idrica sulle reti completamente ammalorate: di ogni 100 litri che venivano immessi nella rete idrica 80 si disperdevano nel terreno. Gli utili si devono reinvestire sul territorio, su Formia e sul sud pontino. Qualcosa quest’inverno è cambiato, la dispersione si è ridotta del 60%. La situazione va controllata, verificata e sanzionata laddove non si pongono in essere tutte le operazioni necessarie affinché venga garantita la fruizione di un servizio così importante. Come coalizione di centrodestra siamo favorevoli a un discorso di ripubblicizzazione dell’acqua ma deve essere attuata in maniera seria. Non si può pensare che domani mattina Formia esca dal lato, al di fuori dalla gestione del servizio idrico; e a chi li affidiamo le reti, ai dipendenti del Comune? Chi porta l’acqua? Chi fa l’analisi? Chi ci dice cosa bevono i nostri figli? Non è con l’incompetenza che si risolve il problema, non è il populismo la risoluzione di un tema così scottante come quello dell’acqua“.
La criminalità è in espansione sul territorio. Come pensa di garantire maggiore sicurezza a Formia?
“Con un’operatività attiva e un migliore coinvolgimento delle forze dell’ordine, che finora non c’è mai stato. Una collaborazione rigida, serrata: trasmetteremo con le comunicazioni Pec ogni incarico e ogni aggiudicazione di bando di gara, faremo controlli sulle residenze e interverremo con Questore, Carabinieri e Guardia di Finanza su situazioni anomale o non adeguate. Aumenteremo le misure di sicurezza con una videosorveglianza che sarà attivata anche e soprattutto nelle frazioni“.
Nella vita svolge la professione di avvocato penalista, attività conciliabile con quella di sindaco?
“Non ho nessuna intenzione di smettere di lavorare perché conosco come modo di vivere solo quello del lavoro. Ovviamente mi organizzerò, rimodulerò lo studio con i miei collaboratori, perché gli impegni in città saranno tanti per cui la presenza sarà necessaria e indispensabile, però proprio grazie alle competenze maturate nella mia attività professionale saremmo in grado di porre un freno a qualsiasi attività anomala e ambigua che in questi ultimi anni il Comune si è trovato a dover fronteggiare“.
Intervista a cura di Rosaria Di Prata
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