Al di là di dissalatori e navi cisterna – “strumenti che costano molto e non durano nel tempo”, esistono soluzioni alternative. Su tutte “la riattivazione della sorgente di Conca”. A lanciare l’idea è stato il primo cittadino Sandro Bartolomeo nel corso della riunione dei sindaci dell’ATO4 andata in scena stamani presso la sede decentrata di Formia della Provincia di Latina ed incentrata sull’emergenza idrica che ormai da settimane colpisce il territorio. “La sorgente di Conca – spiega il primo cittadino – produce acqua per circa 150 litri al secondo. Formia ha bisogno di molto meno per uscire dall’emergenza, essendo necessario un aumento di portata pari ad 80 litri al secondo. Allo stato, l’acqua che sgorga dalla sorgente non è potabile, essendo l’area su cui sorge completamente urbanizzata. Sono certo però che, in una situazione di emergenza come quella in cui viviamo e con la prospettiva di trascorrere un’estate intera con i rubinetti asciutti, i cittadini sarebbero ampiamente disposti a bere acqua in bottiglia pur di averne a disposizione per uso igienico. Personalmente, sono pronto ad assumermi le mie responsabilità ed ad emettere un’ordinanza di non potabilità. La cosa più importante è che l’acqua torni nelle case”.
Tra le soluzioni prospettate da Acqualatina per fronteggiare l’emergenza c’è il ricorso a navi cisterna e all’uso di dissalatori. “Garantirebbero meno di 100 litri al secondo – spiega Bartolomeo – e avrebbero un costo enorme mentre l’acqua sgorga dalla sorgente di Conca in modo assolutamente gratuito. I cittadini devono saperlo perché sarebbero loro a pagare la maggiorazione dei costi. Se si deve fare un investimento lo si faccia per collegare una sorgente che, nei secoli, è servita ad alimentare le attività produttive di Formia, ad esempio i mulini. Lo ripeto: sono pronto a firmare l’ordinanza di non potabilità purché l’acqua arrivi nelle case per uso igienico e si lavori per farne una fonte stabile di approvvigionamento per Formia”.
“Domani mattina – conclude il Sindaco Bartolomeo – l’ingegner Cima, responsabile tecnico di Acqualatina, sarà a Formia e insieme effettueremo un sopralluogo in loco alla presenza dei tecnici comunali. Perché l’acqua della sorgente venga convogliata nella rete andrà fatto un investimento, chiaro, ma la cifra sarà molto più bassa rispetto a quanto saremmo costretti a pagare per dissalatori e navi cisterna. Inoltre, sarebbe un investimento destinato a durare nel tempo e non un semplice intervento tampone”.
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