Enologo ucciso e bruciato in auto a Itri, fermato ex dipendente azienda agricola

I carabinieri di Latina hanno fermato il presunto responsabile dell’omicidio di Ulrico Cappia, l’enologo trovato carbonizzato in un’auto nelle campagne di Itri il 4 settembre scorso. Il fermato è un ex dipendente dell’azienda agricola per la quale la vittima svolgeva funzioni di amministratore ed enologo. L’uomo fu ucciso con colpi di arma da fuoco alla nuca e poi bruciato all’interno della sua auto. Il decreto di fermo è stato emesso dalla Procura di Latina.

Dopo quasi due mesi di indagine quindi, forse grazie alle risultanze dei risultati delle analisi della polizia scientifica, é arrivata l’ordinanza. Il fermato é G.R., 55 anni, ex dipendente dell’azienda agricola per cui la vittima svolgeva funzioni di amministratore e appunto di enologo. Tra il presunto omicida e l’uomo c’erano stati alcuni forti contrasti dopo che cappia lo aveva licenziato.

Le indagini, condotte dal nucleo investigativo provinciale e dalla compagnia carabinieri di gaeta, con il supporto specialistico di personale del racis (reparto analisi criminologiche) e del ros (reparto crimini violenti) di roma, hanno permesso di configurare un solido impianto indiziario nei confronti dell’arrestato che, confortato da esami tecnico-scientifici del ris di roma, hanno permesso al pm inquirente di emettere il provvedimento restrittivo.
Il movente dell’efferato delitto é verosimilmente riconducibile, come detto, a sentimenti di forte rancore che l’uomo, noto per la sua indole particolarmente violenta, nutriva nei confronti di cappia per essere stato da quest’ultimo licenziato dalle sue mansioni di lavoratore stagionale all’interno dell’azienda agricola, dopo reiterate incomprensioni e contrasti sul luogo del lavoro.

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