Nella gestione dell’eredità, c’è un iter istituzionale da seguire per entrare in possesso dei conti dei propri genitori presso le Poste.
Per evitare brutte sorprese legate all’eredità, bisogna attivarsi il prima possibile per bloccare e poi sbloccare per la successione il denaro dei genitori archiviato in un conto delle Poste. Dietro l’angolo potrebbero infatti celarsi insidie burocratiche e varie complicazioni.
Qualora il defunto possedesse dei beni in un conto delle Poste, è necessario richiedere subito un documento fondamentale che attesta i saldi alla data del decesso dei rapporti e titoli riconducibili al de cuius. In pratica, la richiesta porterà a conoscere l’importo esatto del denaro archiviato nel conto delle Poste.
Dichiarazione di credito presso le Poste: cosa fare dopo il decesso dei genitori per ottenere l’eredità
Anche dopo un lutto grave è dunque importante avere contezza dei vari obblighi burocratici, per poter gestire l’eredità e la distribuzione dei beni dei genitori defunti senza trasgredire la legge. Per non inciampare in qualche errore, è sempre utile seguire pedissequamente il processo indicato da Poste italiane sul suo sito.
Esiste infatti un processo ad hoc per comunicare il decesso di una persona e avviare le pratiche di successione. E lo si può fare direttamente presso Poste Italiane. L’erede può comunicare il decesso presso qualsiasi ufficio postale oppure online. Dopo tale comunicazione può far partire la richiesta della dichiarazione di credito, il documento che notifica ufficialmente il decesso.
Tramite questa dichiarazione, Poste blocca il conto del genitore decedute e pone fine ufficialmente a tutti i rapporti legati alla persona che è mancata. E perché è così importante richiedere la dichiarazione di credito? Tale dichiarazione è un documento indispensabile da presentare all’Agenzia delle Entrate per il rilascio della dichiarazione di successione, che poi permetterà all’erede legittimo di entrare in possesso dei beni del defunto.
Poste Italiane ricorda che nel caso in cui il de cuius sia intestatario esclusivamente di rapporti e titoli esenti dall’imposta di successione e dall’obbligo di indicazione nella dichiarazione di successione, come per esempio titoli di Stato e buoni fruttiferi, il documento non sarà rilasciato.
In tutti gli altri casi, per l’eredità, c’è bisogno della dichiarazione di credito rilasciata da Poste, per poter così produrre una dichiarazione di successione. Anche quest’ultimo documento necessario per l’Agenzia delle Entrate deve essere richiesto presso un ufficio postale od online. Anche la dichiarazione di successione non è sempre necessaria.
Se l’eredità è inferiore a 100.000 euro, non include proprietà immobiliari, e viene ereditata solo dal coniuge o dai parenti in linea retta (come i figli, appunti), l’erede può evitare l’iter.
La pratica di rimborso per successione va invece avviata presentando la documentazione richiesta presso l’ufficio postale. Fra questi documenti ci deve essere la dichiarazione di successione o una dichiarazione di esonero, se si possiedono i requisiti di legge. Seguendo tutte queste procedure sarà possibile gestire le pratiche di successione in modo corretto e legale, senza rischiare poi controlli da parte dell’AdE.