Di Krizia Celano.
Protagonista è la cittadina di Suio Alto, dove grazie all’Associazione Linea Gustav Fronte Garigliano ed alla collaborazione dell’Associazione ProLoco affiancata dal patrocinio del Comune di Castelforte nonchè della XVII Comunità Montana dei Monti Auruci verrà inaugurata una bacheca esplicativa ed una lapide con i loro nomi.La storia è quella di una giovane ragazza ai tempi della Seconda Grande Guerra nel periodo in cui l’intero territorio fu preso dagli eserciti contendenti allo scopo di sfondare la linea Gustav; Pasqualina Ciorra fu colpita mortalmente da una granata ma il suo bambino Alessandro Lefano, stretto tra le sue braccia, fu portato in salvo dal diciannovenne Ernest che così facendo salvò lui la vita. Il padre del bambino (Erasmo Lefano) ripagò quel gesto di grande umanità con una collanina con l’effige di San Cristoforo. Ernest non dimenticò mai quell’episodio che probabilmente segnò la sua vita e nel 1986 dopo 42 anni dall’accaduto, Ernest ritornò in Italia alla ricerca di quel bambino e quando finalmente lo trovò riconsegnò la collanina che aveva custodito per tanti anni. Tra i due nacque una profonda amicizia stroncata dalla morte di Foster nel 1992.
Ora però la storia rivive: con una manifestazione che avrà luogo alle ore 19:30 in Piazza San Nicola si potrà riavere la presenza della famiglia Foster giunta appositamente dall’Inghilterra, affiancata dalla presenza del Parroco Don Natalino, di canti a cura di Filomena Gagliardi e Alfredo Fusco componenti dell’Associazione “Linea Gustav” promotrice dell’evento, dell’intervento della banda musicale “Giuseppe Verdi” di San Castrese (CE) e a seguire di proiezioni di filmati storici con intervista al Sig. Alessandro Lefano.
Difatti, le istituzioni locali rappresentate dal Sindaco Giancarlo Cardillo ed il Presidente della XVII Comunità Montana Alfiero Vellucci, hanno da subito sposato il progetto riconoscendone l’alto valore morale e culturale, dalla Proloco di Castelforte alla cooperativa ”Tre Torri“ fino alla comunità di Suio Alto.
D’altronde, storie come questa non meritano di passare inosservate; esse vanno rese indelebili alla memoria ed al cuore. La storia di Ernest Foster e Pasqualina Ciorra ci insegna un nuovo valore dell’amicizia, quella senza confini e senza paure. Quella che non esita a salvare la vita di uno sconosciuto, perché pervasa da un profondo senso dell’umanità. Anche attraverso un periodo buio per il cosmo come quello della Seconda Guerra Mondiale questa storia ci insegna valori di continua attualità, virtù mai sbiadite con il tempo e talmente vivide che neanche il peggiore degli orrori è riuscito a far svanire, come l’amore per gli altri, per se stessi e per la vita tutta.
È d’obbligo allora commemorare un evento del genere in quanto fonte di ispirazione per le generazioni future, affinché sempre esse possano trarre insegnamento da un così forte esempio e da un così antico legame ancora oggi duraturo.