Escalation di incendi a Itri. Esplode sui social la rabbia della gente che chiede di individuare e punire i colpevoli

Non è ancora iniziata, per lo meno sul calendario, la stagione estiva e a Itri non si è persa l’occasione per conquistare subito il primato nella criminosa classifica dei piromani distruttori di migliaia di ettari di bosco. E così, dopo le prime decine di incendi nel vasto territorio che conta ben 11.000 ettari, è giunto quello, visibile da tutto il paese, che, partito dalla località Marciano, nelle propaggini nord orientali della dorsale collinare del paese, al di là della quale si trova il territorio di Esperia, ha impegnato, oltre che le strutture istituzionali, molti volontari, scesi in campo per domare l’immane ed estesa lingua di fuoco che ha attaccato e distrutto decine di ettari di macchia mediterranea in alta montagna, dopo aver lambito proprietà coltivate e abitazioni. 

Oltre all’impegno dei volontari, questa volta si è pure registrata la rabbiosa reazione delle persone veramente amanti della tutela della natura che, sui social, hanno duramente stigmatizzato la vocazione criminosa di questi personaggi cui il fallimento esistenziale ha conferito la vocazione a saper operare solo nella sterile attività di distruttori delle cose belle e utili. E proprio dai post di alcuni di loro abbiamo catturato le immagini che vi proponiamo. Da parte di molti è pure partito l’invito a segnalare la presenza e l’attività criminosa nei boschi di questi “untori” del Creato.

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