La decisione è motivata dalla supposizione da parte del Direttivo del Circolo, nella persona del Presidente Raffaele Giarnella, della “non appartenenza” del natante alla socia Grella, titolare di posto barca, ma bensì di proprietà dell’Associazione Sportiva Maremoto, di cui Grella è Presidente che, svolgendo corsi di vela,sarebbe “in contrasto” con lo statuto del circolo Caposele!
L’imbarcazione Eta Beta quindi sarà costretta a lasciare l’ormeggio del Circolo Caposele dove da tre anni si è sempre distinta partecipando a tutte le manifestazioni veliche con i colori sociali del Circolo e dove, soprattutto nell’ultimo anno, con un progetto di notevole valenza mediatica, con equipaggio tutto femminile, ha ottenuto i suoi migliori risultati agonistici, partecipando al Circuito di regate Half Ton.
La decisione sembrerebbe avere del’assurdo, lì dove un Circolosportivo, affiliato FIV, dovrebbe favorire e agevolare i suoi soci impegnati nelle attività agonistiche . Di seguito le parole della diretta interessata, l’armatrice.
Nasce così Eta Beta Woman Sailing Team, un gruppo agonistico, attualmente formato da 10 atlete che, grazie agli allenamenti settimanali a ritmo serrato, prima del previsto, diventa una squadra affiatata che dà filo da torcere alle altre imbarcazioni nel campionato locale del Golfo di Gaeta e nel circuito Half Ton del medio Tirreno, tra Fiumicino, Anzio, San Felice al Circeo, Gaeta e Napoli , dove Eta Beta primeggia, con i colori del Circolo NauticoCaposele .
L’imbarcazione Eta Beta viene utilizzata anche gratuitamentedall’Associazione Maremoto per la promozione dell’attività velica attraverso l’organizzazione di corsi di vela e che pertanto se ne accolla le spese di manutenzione (con il pagamento dell’assicurazione del motore, oggetto dell’inquisizione!).
La prima lettera del Presidente che mi contestava il possesso del natante (essendo stata pagata l’assicurazione dal Circolo Maremoto) e l’uso dello stesso per attività “commerciale” (corsi di vela attività commerciale ??) sembra quasi uno scherzo di cattivo gusto o peggio una ripercussione nei miei confronti per aver preteso alcune regolarità da parte del Direttivo nelle assemblee sociali, (come quella di chiedere la firma contestuale dei verbali di assemblea del circolo e che non sono mai stati concessi in visione alla sottoscritta). La mia risposta chiarificatrice sembrava aver sciolto ogni dubbio, tuttavia la persecuzione continua fino alla mia sospensione e revoca del posto barca!
Attualmente l’intera area è oggetto di un imponente recupero archeologico e sono sicura che l’amministrazione di Formia sia ancora più attenta a che nessun interesse privatistico possa prevalere su quello collettivo e sociale.
In attesa dell’esito dell’intervento del mio legale, Eta Beta troverà un nuovo ormeggio, indispensabile per i preparativi al Campionato Half Ton oltre il golfo, in programma a partire da fine Marzo, che vedrà l’equipaggio impegnato in ben 8 regate scorazzando da Fiumicino a Gaeta, con navigazioni in notturna tra le isole di Ponza e Ventotene.
Ci auguriamo che l’interpello del Collegio dei Probiviri del circolo Caposele revochi quanto prima l’ingiusta decisione del Direttivo, affinchè Eta Beta possa ritornare con pieno diritto all’ormeggio presso le banchine del Caposele e di non dover essere costretta a ricorrere alla giustizia ordinaria.”
fonte: comunicato stampa
Foto di Gianluca Di Fazio
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