Gaeta, 7 settembre 2019. Il consiglio comunale di Gaeta, convocato in seduta straordinaria, ha approvato all’unanimità il progetto preliminare di recupero, sistemazione e valorizzazione dell’area ex Avir, “Polo Culturale Maestri Vetrai” ed adozione di variante urbanistica che di fatto restituisce alla città un’area di 25mila mq. circa. Una seduta “storica” che arriva dopo le sentenze del Consiglio di Stato del 6 agosto scorso quando il Consiglio di Stato si pronunciò recependo i ricorsi del Comune di Gaeta contro le ordinanze del Tar del 2014 ed è diventato formalmente il legittimo proprietario di quasi 25mila mq. circa dell’area industriale su cui sorgeva, sino a poco meno di quarant’anni fa, l’ex vetreria Avir.
“Gaeta oggi si riappropria finalmente dell’ex Vetreria attraverso un progetto pubblico tra storia e modernità. Un auditorium, un ostello della gioventù per incentivare il turismo giovanile, spazi polifunzionali, parcheggi interrati, verde pubblico attrezzato, percorsi olfattivi, con un bassissimo impatto edilizio, percorsi pedonali e piste ciclabili, una dimora per gli artisti di tutto il mondo che verranno a Gaeta ed ispirati dal nostro paesaggio e panorama avranno a loro disposizione un atelier permanente. Ma soprattutto ci troviamo dinanzi un importante recupero della memoria storica: dal muro borbonico alla realizzazione del Museo dedicato ai Maestri vetrai. A loro – commenta il Sindaco Cosmo Mitrano – dedicheremo inoltre uno spazio dove verranno riportati tutti i nomi di coloro che dal giorno della fondazione della vetreria fino alla sua chiusura, hanno lavorato e vissuto”.
Il primo cittadino nel corso dell’intervento non ha nascosto la sua profonda emozione. “Avverto un grande senso di responsabilità dinanzi quella che è una vittoria della Città di Gaeta. Raggiungiamo questo obiettivo mantenendo la schiena dritta approvando un progetto che ha un’alta valenza culturale e pubblica! Un sentito ringraziamento – prosegue Mitrano – intendo rivolgerlo a tutti coloro che in questi anni sono stati al mio fianco, i consiglieri ed assessori del mio primo mandato e gli attuali esponenti di maggioranza e minoranza che compongono l’assise consiliare. Un particolare ringraziamento intendo rivolgerlo a Pasquale De Simone, che nel 2012 in qualità di Assessore all’urbanistica presentò le linee guida di indirizzo per l’utilizzo del suolo con la deliberazione del consiglio comunale n. 46 del 3 agosto 2012, con le quali sono stati definiti gli indirizzi per la riqualificazione del contesto dell’ex insediamento industriale con la Destinazione dell’aera a verde pubblico, sport e servizi. Oggi consentiamo uno sviluppo sostenibile della città – aggiunge il Sindaco – l’approvazione questa sera del progetto preliminare di recupero, sistemazione e valorizzazione dell’area ex Avir, “Polo Culturale Maestri Vetrai” ed adozione di variante urbanistica, arriva al termine di un percorso lungo, articolato, complesso, con mille ostacoli ed iniziato già durante il mio primo mandato ma che abbiamo sempre affrontato con serenità, determinazione e con la consapevolezza che non potevano esserci percorsi alternativi. L’area dell’ex Avir è stata definita un cratere spento, un buco nero nel cuore pulsante della nostra meravigliosa Gaeta! Da questa sera volteremo definitivamente pagina con un recente passato che per oltre 30 anni ha visto sui 25mila mq. invecchiare e decadere i resti dell’ex fabbrica del vetro. Approviamo un progetto – prosegue Mitrano – che favorisce le iniziative turistico-ricettive, con un ostello, una struttura convegnistica e di attrazione ludico-ricreativa, al fine di convogliare flussi turistici destagionalizzati nella città; il miglioramento del sistema della viabilità urbana, in particolare della carreggiata di via Mazzini e di via Serapide, al fine di migliorare il collegamento tra il corso principale della città e la spiaggia di Serapo; il miglioramento della connettività con l’area utilizzata per servizi sportivi di via Venezia; il reperimento degli standard e degli spazi pubblici pertinenziali all’interno dell’aera oggetto di variante escludendo la sovrapponibilità di spazi pubblici e privati che sarà invece consentita solo per i parcheggi multipiano”.
“Una giornata importante per la nostra città – commenta il Presidente del Consiglio Comunale di Gaeta Giuseppina Rosato – che segna un punto di partenza pur consapevoli che la strada da percorrere è ancora lunga. Personalmente avverto una profonda emozione in quanto figlia e nipote di vetrai che qui a Gaeta hanno avuto un ruolo importante anche nel tessuto sociale ed economico della città. Il loro lavoro, sarà tramandato alle future generazioni attraverso un progetto che salvaguarda il ricordo di quel luogo rinnovandolo con una nuova veste e proiettandolo verso un futuro il cuore della nostra città attraverso spazi pubblici a servizio della collettività”.
CENNI STORICI
Presso l’Archivio di Stato di Latina vi è conservato un fondo relativo alla vetreria di Gaeta “Azienda vetrerie industriali Ricciardi – AVIR di Gaeta” composto da un fondo con documenti che vanno dal 1912 al 1999. Dall’analisi di questi documenti emerge che la vetreria, sorta agli inizi del ‘900 come cooperativa, operava a Gaeta con una produzione importante già a cavallo del primo conflitto mondiale, e fino alla fine degli anni ’70. Nel 1924 divenne spa, dando inizio ad una serie di trasformazioni della proprietà che hanno avuto fine, in epoca recentissima, con la vendita del sito a privati. La documentazione comprende elaborati grafici e tecnici, carteggio amministrativo, statuti e verbali del c.d.a., contabilità, gestione amministrativa e sanitaria del personale.
L’ex vetreria Avir, fu collocata in un punto strategico della città di Gaeta, vicino al centro e a ridosso della spiaggia di Serapo che all’epoca si presentava come una duna di sabbia chiara e finissima che evidentemente rappresentava un approvvigionamento della materia prima facile e a basso prezzo. Nel tempo tale attività di prelevamento ridusse la larghezza di questa spiaggia che rimane tuttavia una delle più belle del litorale laziale.
Lo stabilimento venne costruito ad opera di una cooperativa di produzione nel 1909. Vi andarono a lavorare vetrai già specializzati “maestri”. Attraverso il sistema cooperativistico essi gestirono anche il consumo, l’edilizia e la cultura. i vetrai infatti promuovevano iniziative culturali, circoli ricreativi e biblioteche. La vetreria così divenne un polo dinamico di trasformazione, di crescita economica e sociale, nei successivi 60 anni, infatti, tutt’intorno sorse la città.
Nonostante le difficoltà nel reperire il carbone durante la prima guerra mondiale la vetreria intorno 1926 riprese a funzionare. Durante la seconda guerra mondiale Gaeta venne pesantemente bombardata e la vetreria subì gravi danni ma già nel 1947 la ricostruzione fu terminata.
Nel 1955 iniziò la trasformazione industriale, vennero introdotti i macchinari rotativi e ridotta la manodopera che passò da circa 400 unità a 240 operai. Nel 1968 l’azienda su acquistata dall’AVIR S.p.a. che possedeva quasi la totalità delle vetrerie presenti sul territorio italiano. Negli anni ’70 l’attività andò diminuendo finché all’inizio degli anni ottanta ne fu dichiarata l’inattività.