Foto impressionanti, sesso in piena luce, poco lontano dei bambini che giocano. Sembra la scenografia di un film horror: è, invece, il fotoracconto di cosa succede nella periferia di Roma.
Gli scatti ritraggono persone che in pieno giorno fanno sesso in un campo. A denunciare il tutto sono i residenti della via, stanchi di dover assistere a scene che vanno oltre ogni possibile immaginazione.
Le foto stanno facendo il giro del web. Su Twitter vengono diffuse dapprima sul profilo di @Noiroma. Due scatti che raccontano il degrado, la follia di alcune periferie di Roma.
L’orrore in pieno giorno. Un campo incolto, cartelloni pubblicitari sullo sfondo, in mezzo, in piedi, una coppia. Secondo i residenti si tratta di nomadi che noncuranti del passaggio anche di bambini praticano sesso in pieno giorno con delle prostitute. Scene che fanno rabbrividire, immagini hard che denunciano lo stato di abbandono di certi luoghi di Roma.
A postare le due foto è il profilo @Noiroma che tra i destinatari del messaggio mette anche il sindaco di Roma Ignazio Marino e Luigi Nieri. Sdegno tra gli utenti del web che hanno retwittato il post contenenti le foto pubblicate su Romatoday.
Le proteste. «Quanto denunciato dai residenti di via Morandi a Tor Sapienza è la dimostrazione di come la nostra città sia ormai preda di soggetti senza il minimo senso del pudore, delle legalità, del vivere comune» dichiara Dario Rossin, consigliere capitolino di Fratelli d’Italia che sul suo blog pubblica le foto. «La prostituzione – aggiunge Rossin – deve essere combattuta con ogni forza e servono leggi nazionali severe per debellare questo fenomeno che invade le nostre strade, attraverso l’introduzione del reato di prostituzione . Altra cosa, però, è intervenire subito e in maniera decisa su accampamenti abusivi che degradano e mettono a rischio intere aree a loro circostanti, con spettacoli squallidi ai quali non vogliamo più assistere. Marino e la sinistra continuano a perdere tempo dietro ai Fori, mentre Roma sta scivolando nel torbido dell’inciviltà».
Fonte: www.leggo.it