Nel giorno della Festa del Papà, Poste Italiane celebra questa importante ricorrenza attraverso la testimonianza diretta di uno degli 8 papà, dipendenti dell’Azienda in provincia di Latina che in questi ultimi mesi hanno usufruito delle misure previste nell’ambito delle politiche della famiglia, in particolare in materia di tutela e sostegno della genitorialità.
Poste Italiane, nell’ambito della valorizzazione della genitorialità, ha anche previsto in diverse situazioni un trattamento economico di miglior favore rispetto a quello indicato dalla legge. Ad esempio, alle mamme, ma anche ai papà che fruiscono del congedo parentale nei primi sei anni di vita del bambino, l’Azienda riconosce l’80% della retribuzione per i primi due mesi, invece che per un solo mese come previsto dalle nuove disposizioni legislative in materia di sostegno alle famiglie.
Tufaro Gabriele, 42 anni, papà di Sole, di sei mesi, direttore dell’ufficio postale di Formia 2, in via Palazzo, in Poste Italiane da dicembre 2010, prima di diventare direttore ha svolto diversi ruoli sempre nell’ambito degli uffici postali tra i quali operatore di sportello e poi consulente finanziario a Gaeta, successivamente consulente mobile nella filiale di Latina, responsabile commerciale a Terracina, poi responsabile commerciale di zona sempre nella filiale di Latina e in ultimo come direttore nella sede attuale.
“Ho usufruito del congedo di paternità obbligatoria – commenta Gabriele – nel periodo successivo alla nascita di Sole, essenzialmente per dare assistenza a mia moglie ma soprattutto perché la bimba è nata in sofferenza fetale e sottopeso, quindi dopo la nascita ha passato i primi dieci giorni in ospedale per dei controlli. Ancora oggi usufruisco di questi congedi per le visite periodiche che facciamo a distanza di poche settimane.
Secondo quanto previsto dalla normativa attualmente in vigore, il congedo di paternità è fruibile entro il quinto mese di vita del bambino nella misura di dieci giorni di congedo obbligatorio, che possono essere goduti anche in via non continuativa, per gli eventi parto, adozione o affidamento avvenuti successivamente al 13 agosto 2022, giorno di entrata in vigore del decreto legislativo 30 giugno 2022, n. 105, e anche per gli eventi antecedenti il 13 agosto 2022, così come specificato ulteriormente dalla normativa vigente.
Il congedo parentale, invece, spetta ai genitori naturali, che siano in costanza di rapporto di lavoro, entro i primi 12 anni di vita del bambino per un periodo complessivo tra i due genitori non superiore a dieci mesi. I mesi salgono a 11 se il padre lavoratore si astiene dal lavoro per un periodo continuativo o frazionato di almeno tre mesi.
Sono veramente grato alla mia azienda – prosegue Gabriele – per questa opportunità che mi ha dato la possibilità, in maniera molto semplice e senza nessun tipo di problema, di assistere in questa fase delicata dei primi giorni di vita la mia bimba. Nascendo sottopeso ha avuto bisogno di molta assistenza e sia io che mia moglie, con il cuore in gola non l’abbiamo lasciata sola neppure per un attimo. I primi giorni di vita sono i più delicati. Adesso si è ripresa e sta bene ma ha bisogno di visite periodiche a breve scadenza e il congedo di paternità mi permette di assistere ad ogni visita pediatrica. In questo modo ho la possibilità di stare vicino a lei e soprattutto a mia moglie. Per questo devo ringraziare anche tutti i colleghi della filiale e del mio uffici che si sono resi sempre disponibili e che mi hanno supportato in questo periodo non proprio facile della mia vita. Fortunatamente ho una bella squadra molto affiatata e posso assentarmi senza difficoltà. Voglio godermi ogni momento possibile per stare con la mia bimba e il pomeriggio dopo il lavoro lo dedico a lei.”