Questi i grandi numeri del Festival dei Giovani, alla sua seconda edizione. Numeri che parlano di un successo maggiore rispetto allo scorso anno.
“Un Festival che cresce – afferma il Sindaco Cosmo Mitrano – in termini di organizzazione, accoglienza, proposte ed incontri formativi, workshop, eventi tutti animati dai Millennials d’Italia, vero humus della nostra società, intenzionati sul serio a lasciare il segno per indicare la strada di un futuro che parte oggi. La città di Gaeta con vivo entusiasmo ha partecipato in prima persona all’organizzazione della kermesse, accogliendo al meglio “l’invasione dei giovani”, felice di mettere a disposizione le sue risorse in termini di spazi, location, servizi e perché no di bellezze paesaggistiche, storiche e culturali. Gaeta aperta ai giovani come mai nella sua storia, pronta a raccogliere la sfida ormai lanciata per la conquista di una fetta del turismo giovanile. Un settore verso il quale bisognerà rivolgere sempre più energie, lavorando sopratutto nell’offerta di servizi e accoglienza. Per la nostra città questo risveglio giovanile ha portato con sé il risveglio economico: sold out di alberghi, bed and breakfast, ristoranti, pizzerie …ecc. Tutti gli esercizi commerciali hanno beneficiato, in modo davvero positivo, dell’enorme afflusso di giovani e dei loro accompagnatori. E’ innegabile riconoscere al Festival, come già visto nel periodo natalizio con le Luminarie, il merito di aver dato uno scossone alla nostra economia locale”.
Oltre 10.000 giovani in quattro giorni hanno raccontato i propri sogni, presentato le proprie idee ma anche ascoltato interventi di alcune delle eccellenze italiane che sono modello d’ispirazione. Numerosi infatti gli ospiti, provenienti dal mondo della formazione e della ricerca che si sono confrontati con i Millennials e le tematiche di attualità in programma: dall’immigrazione alla politica; dall’innovazione alla ricerca dal bullismo e i suoi “pentiti” alla parità di genere; dall’Europa all’economia sostenibile, dal tema “Come mi costruisco un lavoro” alla disabilità vissuta in positivo; dal lavoro ai tempi dei social network all’economia circolare. Nei 130 eventi in programma al Festival, i giovani hanno dato il loro prezioso contributo: quello di una generazione che vuole rispondere “all’emergenza futuro” con idee e voglia di fare.
Ricco di appuntamenti anche l’ultimo giorno del Festival, venerdì 7 aprile: dall’incontro al Villaggio in Piazza XIX Maggio sui valori etici dello Sport a cura di Vivere lo Sport e CENSIS, al confronto su I diritti dei Giovani, un dovere per tutti, promosso dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, presso l’ITS Fondazione Caboto anche quest’anno pronto a rispondere all’appello del Festival, con l’intento di dare il proprio contributo a quest’importante “laboratorio” per la costruzione del futuro dei giovani. Un tema che vede l’ITS Fondazione Caboto fortemente impegnato. Nello specifico accompagna i giovani alle professioni del mare e li aiuta a metterli nelle migliori condizioni per cogliere le tante opportunità lavorative che il settore offre. In chiusura di Festival anche la proiezione di “Ascoltaci” al Teatro Ariston, primo docufilm realizzato in condivisione social dai giovani, un racconto generazionale senza filtri. E presso l’Istituto Nautico Caboto ancora incontri per conoscere le stelle, con visita del Planetario. Il saluto finale del Festival in realtà è un arrivederci al prossimo anno sempre nella splendida Gaeta!
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