Flash mob a Formia del M5S, Bartolomeo: “Il solito teatro che non riesce a trasformarsi in politica”

sindaco bartolomeo“Capisco che domenica ci sono le elezioni e comprendo che la formula del flash mob attira l’attenzione dei media, specie quelli meno addentro alle vicende di Formia. Ma non posso accettare che la sceneggiata sia usata per veicolare menzogne”.

Così il sindaco Sandro Bartolomeo sulla manifestazione che sabato scorso il Movimento 5 Stelle ha organizzato per denunciare l’esistenza di presunte “scene del crimine” sul territorio comunale di Formia.

“Le foto col grand’angolo – spiega Bartolomeo – focalizzano lo sguardo sul particolare (la scritta “Scena del crimine”), oscurando il vuoto che attornia i protagonisti, travestiti e non riconoscibili, figuranti di una politica che si fa teatro e di un teatro che proprio non riesce a trasformarsi in politica. Potevamo rispondere alle accuse del Movimento ma ieri eravamo impegnati in una cosa molto seria, come le celebrazioni per il 70esimo della liberazione di Formia, quelle sì accompagnate dalla partecipazione popolare. Non voglio però che il silenzio avalli le irritanti bugie contenute nel comunicato stampa diramato a margine del flash mob”.

Bartolomeo le cita una per una, tema per tema.

Primo: il sottosuolo della discarica di Penitro. “Proprio per venire incontro alla legittima domanda di sicurezza avanzata dalla città e in particolar modo dai residenti dell’area a ridosso dell’impianto, l’amministrazione comunale (non certo il Movimento 5 Stelle) ha commissionato all’Istituto di Vulcanologia i rilievi magnetometrici che consentiranno di verificare l’eventuale esistenza di grosse concentrazioni ferrose sotto il terreno della discarica. Quanto ai livelli di radioattività, i rilievi effettuati dai Vigili del Fuoco hanno già escluso anomalie”. Quanto alle dichiarazioni di Carmine Schiavone, “il pentito ha parlato per Formia di un deposito di stoccaggio temporaneo senza mai nominare la discarica di Penitro né casi specifici di interramento dei rifiuti. Ciò nonostante, intendiamo fare completa luce sulla vicenda e, sin dal primo momento, abbiamo posto la documentazione in nostro possesso a disposizione della Procura di Cassino. Fra poche settimane arriveranno i risultati degli esami magnetometrici. Chi continua ad agitare lo spettro lo fa solo per interesse politico e senza alcun di senso di responsabilità. Tanto le elezioni ci sono fra pochi giorni. Le chiacchiere le porterà via il vento”.

Secondo: la spiaggia libera di Gianola. “Non è privatizzata e non c’è alcuna concessione. La delibera autorizza l’uso solo di una parte dello ‘Spiaggione’ per la durata delle manifestazioni promosse dall’associazione senza fini di lucro ‘Summer Paradise’. Associazione che ha come obiettivo la promozione turistica e informativa sull’indotto automotive italiano, rappresentato dai più prestigiosi marchi italiani, quali Lamborghini, Ferrari, Maserati, Alfa Romeo. Si tratta di un’iniziativa tesa a sostenere ed ampliare l’offerta turistica del nostro litorale con iniziative qualificate. L’assessore Masiello lo ha già chiarito: in nessun modo l’utilizzo può confondersi con un affidamento in concessione per attività turistico-balneari a pagamento”.

Terzo: l’ex pastificio Paone. “Come è noto, la riconversione della struttura e la vicenda urbanistica riguardano la precedente amministrazione e non l’attuale”.

Quarto: un Comune sotto inchiesta. “Anche qui l’attuale amministrazione c’entra come il cavolo a merenda. Non conosciamo gli sviluppi dell’inchiesta condotta dalla Procura di Latina e non spetta a noi verificare se effettivamente, durante la precedente amministrazione, furono commessi dei reati. L’unica cosa certa è che nessun amministratore dell’attuale maggioranza ha ricevuto avvisi di garanzie, sempre che non si voglia continuare a strumentalizzare il nome di Benedetto Assaiante che, come è ormai noto anche ai muri, fa parte dello staff del sindaco senza coprire alcun ruolo di natura politica. Il problema riguarda piuttosto i dirigenti, specie se le ipotesi di reato dovessero trovare riscontri. Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: seguiremo ciò che la legge ci consente di fare. Il resto sono chiacchiere da bar che non portano a niente”.

fonte:comunicato stampa comune di Formia

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