Il boom di persone contagiate riaccende la tensione tra la comunità dei bulgari e i residenti di Mondragone. E a Mondragone è arrivato l’esercito per cercare di contenere la zona rossa.
“Dobbiamo spegnere assolutamente il focolaio di Mondragone”. A spiegare cosa sta avvenendo nella cittadina dove è scoppiato un focolaio Covid-19 è il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che ha fatto il punto della situazione nel corso della diretta Facebook del venerdì.
Ad oggi “abbiamo fatto 743 tamponi a tutti gli occupanti; i tamponi positivi sono 43, nove nella palazzina di senzatetto italiani, il resto nelle quattro palazzine dove vivono bulgari e rom”, ha detto il governatore che ha poi illustrato che nelle palazzine ex Cirio “solo una parte dei residenti sono lavoratori stagionali, mentre buona parte è di etnia rom, persone che vivono non so come e che abitano in appartamenti fittati da cittadini italiani. C’è qualcuno che su queste cose ci specula”.
A pochi km dal focolaio, il Golfo di Gaeta cerca di trovare delle soluzioni al ‘problema’ che si sta propagando nel nord della provincia casertana, al confine con il Lazio.
I sindaci del Golfo di Gaeta, intervistati da Radio Show Italia 103e5, osservano con una certa preoccupazione le vicende della vicinissima Campania, ma tutti hanno le mani legate sulla vicenda.
“Non si può perdere tempo. Governo e Regione Campania devono assumere provvedimenti forti per tutelarci… Pensavo di chiudere la nostra città in ingresso ma non è legalmente possibile…”. Così il sindaco di Gaeta, Cosmo Mitrano.
“Si sa benissimo che quando c’è una zona rossa i responsabili sono i prefetti e le Regioni; la prefettura insieme al presidente di Regione decidono che tipo di intervento fare” – così il Sindaco di Formia Paola Villa – “noi siamo ovviamente in allerta. Noi siamo tra i comuni che non hanno chiuso il COC. Il nostro centro operativo è ancora presente e attivo. La zona rossa è saltata. Aspettiamo che il governatore De Luca dica che si chiude il confine. Da questa parte non possiamo farlo ma siamo in attesa che la Regione Campania chiuda. Noi dal Lazio possiamo chiedere, ma non possiamo chiudere…Stiamo però premendo che si tuteli il confine Lazio Campania. La regione Campania è l’unica che ha l’autorità per chiudere“.
“Gli accadimenti di Mondragone ci preoccupano, purtroppo non abbiamo strumenti normativi che ci consentono di agire; seguiamo con preoccupazione gli eventi. Siamo fiduciosi che il governo e la regione Campania troveranno le soluzioni più adeguate per garantire l’ordine pubblico e al sicurezza dei cittadini“. Così il sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli.
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