Da domani, giovedi 1° ottobre, il Laboratorio Analisi dell’ospedale “San Giovanni di Dio” tornerà a funzionare per l’intera giornata. L’ufficializzazione del provvedimento si è avuta all’inizio di settimana, creando il comprensibile compiacimento degli operatori del reparto e, con loro, del personale medico e paramedico di Ostetricia.
Si capisce subito, infatti, che un settore ospedaliero dove, nel corso degli interventi (in questo caso il parto) possono registrarsi criticità che richiedono analisi e diagnosi immediate, non avrebbero potuto proseguire il loro lavoro se il Laboratorio non fosse stato operativo in qualsiasi ora de giorno.
Tanto è vero che si stava temendo per la soppressione del reparto che rappresenta, tra l’altro, una eccellenza del nosocomio di via San Magno dove giungono partorienti non solo dai centri limitrofi, ma anche da Sabaudia, Terracina, Priverno e da comuni della propaggine della provincia ciociara che gravita più comodamente sulla struttura fondana.
E la soddisfazione del risultato raggiunto si coglie, oltre che nelle attestazioni, “a microfoni spenti” degli operatori cui è precluso il rilascio di qualsiasi dichiarazione, dai responsabili del Comitato Pro Ospedale, Lucio de Santis, e della Fondazione “San Giovanni di Dio”, Daniele Terenzio. “Non si poteva assolutamente proseguire con l’opzione POCT, messi in funzione per coprire l’intero arco della giornata lavorativa.
L’incerta affidabilità di questa strumentazione non poteva essere messa alla prova sulla vita di una partoriente e di altre vite che stanno per venire al mondo, senza un minimo di responsabile ripensamento. Oltretutto il rifugiarsi in calcio d’angolo, optando per i Poct al posto dei tecnici, durante la vacatio del servizio del Laboratorio –tiene a sottolineare Lucio de Santis- stride con la normativa vigente nella legislazione regolamentatrice del protocollo comportamentale da tenere nei luoghi deputati ad assistere una mamma che conclude la sua gravidanza.
Ci conforta il senso di responsabilità di chi non ha esasperato gli animi al punto da costringere la gente a scendere per strada, così come noi promotori della battaglia avevamo preventivato qualora nessuna risposta fosse giunta alle nostre istanze. Fondi, la sua gente, il personale e, soprattutto, l’utenza che sceglie entusiasticamente di servirsi del lavoro di chi opera nei reparti che rischiavano di dover essere fortemente penalizzati, hanno accolto la notizia del funzionamento h24 del Laboratorio analisi con comprensibile compiacimento e si auspicano che, sulla scorta di questo provvedimento, si passi ora all’accoglimento delle razionali richieste relative alle urgenze delle altre priorità”.
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