Formia: Acqualatina risponde dell’Assessore Marciano

La realizzazione del campo pozzi “25 ponti” prosegue nel pieno rispetto dei tempi previsti.

Fondamentale, per il Sud Pontino, la realizzazione del collegamento della rete idrica di Minturno con la rete idrica di Cellole, in Campania.

In merito a quanto dichiarato dall’Assessore Marciano sulla realizzazione del campo pozzi nell’area “25 ponti” di Formia, Acqualatina chiarisce quanto riportato di seguito.

Le opere presso il campo pozzi, avviate nel mese di dicembre 2016, subito a valle dell’approvazione del piano di lavoro “Nuove Risorse” da parte della Conferenza dei Sindaci, proseguono come da programma. Non ci sono mai stati rallentamenti.

Acqualatina sta profondendo il massimo sforzo per rispettare i tempi concordati e attivare il campo pozzi il prima possibile.

Parallelamente, la Società va avanti con tutte le altre opere previste, al fine di far fronte con forza alla gravissima emergenza idrica in atto.

Ciascuna delle soluzioni individuate, infatti, va vista come indispensabile e complementare alle altre, poiché la preoccupante situazione che sta vivendo il nostro territorio può essere affrontata solo attivando contemporaneamente tutte le azioni tecniche proposte.

L’installazione dei dissalatori temporanei presso il Molo Vespucci, di cui parla l’Assessore, dunque, va inquadrata in quest’ottica. Gli impianti, forniti dalla Società spagnola Acciona Agua, avrebbero lenito di molto, e da subito, i disagi nel Sud Pontino, grazie a una portata di 60 litri al secondo, e si sarebbero andati ad aggiungere ai risultati ottenuti con tutte le altre opere in fase di realizzazione, come l’attivazione dei pozzi “Panapesca”, la riattivazione della sorgente Forma del Duca, l’incessante lavoro di ricerca delle perdite di rete e la stessa realizzazione del campo pozzi “25 ponti”.

Nella situazione attuale, una soluzione strutturale di estrema importanza e in grado di far fronte significativamente all’emergenza è rappresentata dal collegamento della rete idrica di Minturno con quella di Cellole, in Campania. I lavori richiedono 120 giorni di lavoro e sono in grado di garantire 160 litri al secondo, permettendo, così, in breve tempo, di mettere definitivamente in sicurezza il Sud Pontino.

Per tale motivo è indispensabile che sia data massima priorità a queste opere, già poste all’attenzione della Regione Lazio, nella definizione degli interventi a cui verranno destinati i fondi stanziati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza.

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