Proseguono con incisività i servizi del controllo del territorio posti in essere dalla Compagnia Carabinieri di Formia finalizzati alla prevenzione dei reati in genere. Nello specifico i militari della Stazione CC di Formia hanno arrestato in flagranza di reato, per rapina e tentata rapina, cinque dei tre stranieri, quest’ultimi di origine tunisina, rispettivamente, di 18, 20 e 22 anni, irregolari sul territorio nazionale, già gravati da precedenti di polizia.
Questi, nelle prime ore di domenica 27 agosto 2023, in Via Lavanga, hanno aggredito, finanche con l’uso di un coltello, due cittadini bengalesi, di 26 anni e 19 anni, residenti a Formia dove svolgono la loro mansione di operaio da diverso tempo, al fine di depredarli dei loro beni. Il primo episodio si verifica ai danni del 26enne a cui dopo l’aggressione riescono a sottrarre il portafoglio contenente 50 euro ed una collanina. Le urla di una passante che aveva assistito alla scena inaudita di violenza hanno distolto il gruppo di malfattori al punto da farli allontanare repentinamente. I malfattori, lungo la via di fuga, si scagliano contro l’altra vittima che nonostante l’aggressione riesce a non farsi depredare di alcunchè.
È sempre la stessa signora che aveva assistito all’aggressione a dare l’allarme all’Operatore della Centrale Operativa dei carabinieri di Formia il quale, con assoluta tempestività, fa convergere le pattuglie dell’Arma operative nel luogo in cui si è verificato il grave delitto. Le immediate ricerche poste in essere dalle pattuglie della Compagnia CC di Formia in quel momento operative sul territorio (nello specifico del N.O.RM. – Sezione Radiomobile, della Tenenza CC di Gaeta, dei Comandi Stazione, Castelforte e Scauri, in supporto a quella del Comando Stazione CC di Formia) hanno consentito di individuare a stretto giro 3 dei 5 malfattori che avevano aggredito le due vittime.
Queste ultime sono state anche trasportate presso il locale pronto soccorso dove sono stati giudicati guaribili in giorni 10 e 7 per le ferite riportate durante la colluttazione.
Le successive perquisizioni hanno consentito di ritrovare oltre che la collana sottratta al 26enne, cui poi è stata restituita, anche grammi 6 circa di hashish, e per questo segnalati ai sensi dell’art. 75 D.P.R. 309/90 alla competente Autorità amministrativa.
Gli arrestati, così come poi disposto dal sostituto procuratore di turno Dr Ricci, sono stati tradotti presso il carcere di Cassino.
Proseguiranno le attività investigative dell’Arma dei carabinieri volte alla identificazione degli altri due autori del grave delitto.
Comunicato stampa
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