L’effervescente Grazia Scuccimarra torna ad entusiasmare il pubblico con il suo spettacolo comico “Facce di bronzo”, che ci offrirà un mix di ironia, sarcasmo e risata liberatoria, senso del ridicolo e paradosso: uniche armi utili, secondo lei, a provocare almeno un graffio su quella “dura, liscia e insopportabile faccia di bronzo”.
La faccia di bronzo ce l’ha chi compie le peggiori azioni e sembra non accorgersene nemmeno, ce l’ha chi non ha remore, rimorsi o ripensamenti, chi non conosce vergogna per quello che fa e che, perciò, imperterrito continua a fare.
“Guarda, come se niente fosse!” è la frase che solitamente accompagna il passaggio di quelle facce.
E questo essere impermeabili, inattaccabili che è proprio delle facce di bronzo provoca, in chi entra in contatto con tale duro metallo, un ineluttabile senso di impotenza, di frustrazione: vorresti spaccargliela quella inalterabile faccia, ma è di bronzo appunto, ti farai male solo tu. Ti spaccherai qualche osso mentre lei ti sfilerà sotto il muso beffarda.
Il consiglio? Per non soccombere fai appello a tutte le qualità che la gente ti ha riconosciuto, accettando la mano complice dell’ironia e della comicità. Noi spettatori, intanto, prendiamo spunto dalle brillanti intuizioni che la Scuccimarra mette in scena, per far fronte alle facce di bronzo in cui, purtroppo, spesso ci imbattiamo.