Nel consiglio comunale di Formia del 25 marzo è stata approvata una mozione, presentata dalla presidente della commissione Servizi Sociali, Rosanna Berna, su richiesta della consulta cittadina alla disabilità e proposta anche dal consigliere di minoranza Claudio Marciano unitamente alla maggioranza, nella quale l’amministrazione si impegna ad intervenire nelle sedi opportune con l’ASL di Latina e la Regione Lazio, al fine di consentire che famiglie e minori, disabili e fragili, con difficoltà socio-emotive o con patologie conclamate, abbiano assicurate diagnosi precoci, cure e riabilitazione. E che, come proposto nell’ultimo comitato dei sindaci dello scorso 19 marzo, incrementi il raccordo funzionale e la condivisione degli obiettivi dei TSMEE con il Distretto Socio-sanitario che rappresenta il livello ottimale per la realizzazione di una risposta globale ai bisogni di salute del minore.
“La Regione Lazio – si legge nella mozione – occupa indiscutibilmente un posto privilegiato tra le Regioni attente alle problematiche dell’età evolutiva che, con un nutrito numero di leggi e decreti, dovrebbe essere in grado di dare risposte a domande sempre più articolate e complesse che comprendono, oltre alla disabilità, tutte le nuove istanze, provenienti dalle famiglie e dalla scuola, che impongono di occuparsi del variegato mondo dell’età evolutiva: dalle difficoltà di apprendimento più o meno gravi, ai disturbi dello sviluppo psicomotorio, ai disturbi della condotta, alle dipendenze comportamentali, ai problemi adolescenziali, all’abuso e maltrattamento su minori, ai disturbi pervasivi dello sviluppo sempre più in aumento”.
“I dettami legislativi – prosegue la mozione – non trovano alcun riscontro sui servizi sanitari offerti nel nostro territorio in cui si assiste ad un progressivo e costante depauperamento di risorse umane dei Servizi a Tutela della Salute Mentale dell’Età Evolutiva, causato dalle norme che impongono il contenimento della spesa sanitaria, che obbliga l’utenza più fragile, a cui viene spesso negato il fondamentale diritto alla diagnosi precoce e al trattamento, ad un drammatico ‘pendolarismo’ sanitario”.
L’assessorato ai Servizi Sociali, nell’intento di contrastare in modo deciso le difficoltà oggettive di questo variegato mondo fatto di molteplici istanze, ha istituito un tavolo tecnico permanente a cui partecipano tutte le associazioni, famiglie, la consulta cittadina alla disabilità, avvalendosi anche dell’apporto degli assessori ai Lavori Pubblici, Urbanistica e Politiche Giovanili.
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