Il Movimento 5 Stelle di Formia richiama l’attenzione sul grave problema del trasporto urbano ed extraurbano che molti cittadini stanno vivendo in questo momento a causa della soppressione fermata COTRAL alla Stazione Ferroviaria della nostra città, decisione che segue la scriteriata riduzione delle corse dell’ATP decisa a luglio.
Ciò che desta preoccupazione è la mancanza di una funzionale modularità del trasporto pubblico: l’impossibilità di raggiungere la stazione per gli autobus COTRAL costituisce di fatto una seria limitazione dell’integrazione tra trasporto nazionale e trasporto locale, anche cittadino.
Il meetup ritiene che una tale decisione possa essere assunta solo in conseguenza di gravi impedimenti e solo dopo che sia stato possibile predisporre un piano traffico alternativo per ovviare il problema. A tutt’oggi l’amministrazione comunale non ha ancora reso note in dettaglio, ovvero con documentazione tecnica giustificativa, le motivazioni all’origine di tale decisione. Non è stato altresì reso noto se l’assessorato competente stia predisponendo un piano traffico alternativo. L’unica nota certa che appare in tutta la sua gravità è il disagio di quanti devono quotidianamente usufruire del trasporto ferroviario.
A questo si aggiunge la valutazione dei costi aggiuntivi per i bus-navetta Atp che da qualche giorno devono garantire l’accesso alla Stazione. Un’operazione che di fatto non ha alcun senso nè in termini di risparmio economico né rispetto all’alleggerimento del traffico pesante, dato che gli autobus COTRAL da e per Gaeta hanno mantenuto la fermata della Stazione. Ci sono pendolari di serie A e di serie B?
Per questi motivi il Movimento 5 Stelle di Formia indice un’assemblea pubblica per domenica 12 ottobre alle 18,00 presso la sala Falcone – Borsellino in piazza Municipio, invitando il comitato pendolari, gli studenti, i cittadini, gli autisti Cotral e Atp, le amministrazioni dei comuni limitrofi (Spigno Saturnia, Minturno, SS. Cosma e Damiano, Castelforte, Gaeta, Itri) e tutte le parti coinvolte dal disservizio a partecipare, per valutare la possibilità di un’azione collettiva organizzata.