Rabbia, dolore, paura, sgomento, quello sparo in faccia ci ha squarciato l’anima, deturpato l’UTOPIA. Mario era uno di noi, ci hanno ammazzato il nostro GIUFA’, il matto del nostro villaggio che sfidava i potenti e tutti noi, sempre e comunque, che, come Pulcinella, non aveva paura di niente nemmeno della morte, ma aveva paura di tutto anche della morte.
Ma è morto solo, Mario, ucciso dalla camorra, dal fastidio che provocava, dal perbenismo impellicciato, dalla solitudine che viveva.
Addio Mario proteggici, se puoi e se c’è un aldilà, non ti mettere a fare foto pure lì.
Maurizio Stammati e tutto il teatro Bertolt Brecht
Qual è il nome femminile più diffuso in Italia? Ti stupirà, perché non è nessuno…
Ti sembra che i selfie ti distorcano e ti facciano apparire più brutto di quanto…
Ti capita mai di piangere quando sbucci le cipolle? A me succedeva ogni volta che…
Sei alla ricerca di un ingrediente o di un rimedio che possa far profumare di…
Hai un paio di vecchi jeans che non indossi più? Prima di pensare di buttarli…
Se hai un iPhone avrai a mente un problema ben preciso: esci di casa con…