La giunta ha approvato oggi lo schema di bilancio di previsione 2013 che andrà in Consiglio entro novembre. Il documento risente del drastico taglio dei trasferimenti statali con una riduzione delle entrate per l’Ente pari ad un milione e mezzo di euro. All’appello mancano 400 mila euro di oneri concessori non versati ed oltre un milione di euro di mancato gettito Imu. Il differenziale è stato coperto con una serie di provvedimenti:
1) taglio delle spese;
2) recupero dell’evasione
3) aumento dell’aliquota Imu su seconde e terze case che passa da 9.50 al 10.50, in linea con l’imposizione media nazionale e con gli altri Comuni del territorio.
Le spese correnti ammontano a 35.884.808,91 euro, quelle in conto capitale a 113.519.300.
I servizi non sono stati toccati. Anzi, dove possibile, sono stati estesi, come nel caso della raccolta differenziata porta a porta, grazie ai contributi di Provincia e Regione.
Per quanto concerne la Tares che impone la totale copertura dei costi di raccolta, smaltimento e dei servizi amministrativi connessi, si è seguita la ratio della legge, facendo pagare di più a chi produce più rifiuti. Ne emerge che, per le utenze domestiche, l’aumento sarà previsto unicamente per i nuclei familiari più numerosi. Viceversa, per le utenze non domestiche, le categorie più interessate agli aumenti sono quelle che il governo, attraverso i coefficienti di produzione, ha individuato come quelle più “inquinanti”. Tuttavia, nel regolamento Tares sono stati previsti importanti incentivi per ridurre il peso fiscale. Come: sgravio del 10% per le utenze domestiche che effettuano il compostaggio domestico; cospicue riduzioni per le imprese che attestano un buon recupero dei rifiuti e ampliamento degli sgravi per le fascie sociali disagiate (over 65, pensionati sociali, disoccupati e disabili).
Lo schema di bilancio varato in giunta prevede inoltre la stabilizzazione di 10 ex operai del cravatticio Pompei.
“Questo non è un bilancio nostro – commenta il sindaco Sandro Bartolomeo -, siamo stati costretti ad operare in dodicesimi di spesa, dovendo fronteggiare costi già in buona parte decisi e le minori entrate prodotte dai tagli dello Stato. Il prossimo documento di programmazione economica sarà improntato ad una visione strategica che oggi non abbiamo potuto avere, visto che la precedente amministrazione se n’è andata senza votare il bilancio e il governo solo negli ultimi giorni ha finito di legiferare in tema di fiscalità locale. Abbiamo però mantenuto i servizi e gli aumenti Imu sono pienamente in linea con la media nazionale”.