“Non avremmo risposto, tanto grottesca è l’accusa. Ma di mezzo c’è molto più di una sterile polemica politica. In una delicata fase storica come quella in cui viviamo è ancora più importante che le ragioni dell’intelletto e della tolleranza prevalgano sulle spire della paura. La coscienza e l’accettazione del diverso ci aiutino, oggi più di ieri, ad affermare le fondamenta del nostro vivere comune, a scacciare le derive del fanatismo con l’unica arma che ha radici nel tempo: la civiltà”.
Il Sindaco Sandro Bartolomeo respinge al mittente la “fatwa” che il movimento di estrema destra “Forza Nuova” ha lanciato in questi giorni contro la “La casa dei libri”, la biblioteca comunale per bambini da zero a dieci anni, “rea” di aver promosso per venerdì 20 novembre un pomeriggio di lettura basato sui 49 libri per l’infanzia che nel luglio 2015 il neo sindaco di Venezia Luigi Brugnaro pose all’indice perché contenenti riferimenti “gender”. La scure censoria del primo cittadino veneto si abbatté su una serie di titoli pubblicati dalle migliori case editrici per ragazzi. Albi illustrati destinati ai bambini dei nidi e delle materne, venduti liberamente in tutte le librerie italiane, con protagonisti oche, orsi, topi, principesse, famiglie, madri e padri. Capolavori per l’infanzia come “Piccolo blu e piccolo giallo” di Leo Lionni, scrittore e illustratore di fama. Libro in cui i due colori sono così profondamente amici da mescolarsi insieme per creare il verde.
“In occasione della Giornata dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza – spiega il primo cittadino Sandro Bartolomeo – proporremo letture tratte da alcuni di questi volumi. Il nostro obiettivo è insegnare ai bambini il valore dell’accoglienza, della solidarietà, stimolare i loro percorsi cognitivi attraverso un approccio libero, con testi già valutati da equipe di pedagogisti e psicologi secondo criteri scientifici e certo non biecamente ideologici. Ricordo a tutti che il ‘Manifesto sulle biblioteche pubbliche’, sottoscritto dall’Unesco nel 1995 e punto di riferimento per la biblioteconomia mondiale, dispone l’accesso libero e senza limitazioni ideologiche al patrimonio librario conservato. Forza Nuova ci accusa di minare le fondamenta della famiglia, di promuovere l’omosessualità (come se fosse una corrente di pensiero), addirittura, di ‘sdoganare la pedofilia’. Accuse inaccettabili, sostenute con attività di volantinaggio, pubblicazioni su internet e comunicati stampa affidati ai giornali. Farneticazioni che puntano a sporcare quanto la ‘Casa dei libri’ fa di buono ogni giorno. Un incubatore di cultura e socialità che tutto il territorio ci invidia. Qui si va oltre la libera critica e si sconfina nella diffamazione, facendo leva su argomentazioni medievali che somigliano, nel taglio e negli obiettivi, alle spinte oscurantiste che in questi giorni hanno attaccato le fondamenta stesse della nostra civiltà, quel patrimonio di cultura e libertà che l’Occidente ha costruito nei secoli e a cui, in alcun modo, intendiamo rinunciare”.
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