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Formia, chiesta alla Regione la ristrutturazione del “Dono Svizzero”

Di seguito la lettera che il Comune di Formia ha inoltrato alla Regione Lazio chiedendo la ristrutturazione ed efficientizzazione dell’Ospedale di Formia “ Dono Svizzero”, e relativo acquisto di nuovi macchinari.

Comune di Formia
Commissione Sanità
Ordine del Giorno della Seduta del 30/01/2014 e del 04/02/2014

Al Governatore della Regione Lazio n.q. di Commissario Straordinario alla Sanità
Dottor Nicola Zingaretti

Per il tramite del Sindaco Di Formia Dottor Sandro Bartolomeo

Oggetto: Ospedale DEA I livello di Formia
Premesso che :
• L’ Ospedale di Formia è stato individuato in sede Regionale quale sede di DEA di I livello, e per tale motivo ad esso affluiscono anche i pazienti provenienti dagli ospedali di Terracina e Fondi e diretti alle terapie intensive di Cardiologia, Nefrologia e Dialisi, Rianimazione;

• Il bacino di utenza afferente alla struttura di riferimento DEA I livello di Formia è stimabile in circa 200.000 utenti (considerando : 1) la popolazione residente in 11 Comuni (9 nel territorio compreso tra Itri e SS Cosma e Damiano e 2 in quelli di Terracina/Fondi); 2) la prossimità con i centri settentrionali del Casertano; 3) l’intensa crescita della popolazione durante il periodo estivo; 4) i flussi stagionali di migranti;
• La stima della ricettività ospedaliera individua in 250 i posti letto complessivi potenzialmente necessari per il bacino di utenza indicato (compresi day hospital, postacuzie, posti letto tecnici e culle) e quindi i contenuti funzionali individuati corrispondono a quelli normalmente presenti in un presidio ospedaliero per acuti di medie dimensioni;
• Delle tre strutture ospedaliere pubbliche precedentemente operanti sul territorio del Sud pontino (PO di Formia, Gaeta e Minturno) è attualmente residuata quale operativa per il ricovero di pazienti acuti unicamente la struttura di Formia, essendo state altrimenti riconvertiti in altre funzioni i due padiglioni di Gaeta e Minturno, e che comunque la struttura che attualmente ospita l’Ospedale di Formia è oggetto di cartolarizzazione;
• Le attuali condizioni operative del Presidio Ospedaliero di Formia non sono oggettivamente più considerabili sufficienti a rispondere alle basilari contemporanee esigenze sanitarie e alle aspettative dell’utenza non solo in termini di carenza di personale quanto soprattutto per la presenza di apparecchiature vetuste ed a ridotto contenuto tecnologico (molte delle quali addirittura non più riparabili per impossibilità di reperimento di pezzi di ricambio) e ancor più per la completa assenza di apparecchiature diagnostiche e terapeutiche ormai imprescindibili (TC multistrato, RMN, PET…);
• Il sistema ospedaliero laziale è storicamente caratterizzato da notevoli squilibri territoriali per la presenza di addensamento all’interno dell’area urbana romana di strutture sanitarie per acuti, mentre nelle realtà di provincia la rete ospedaliera è composta generalmente da strutture piccole, datate e mal collocate;
• Nell’ottica di un riequilibrio del sistema, in particolare della distribuzione dei posti letto (anche allo scopo di arginare la migrazione dei pazienti verso la capitale), già nel 2007 venne realizzato il concorso europeo (finanziato dall’Azienda Sanitaria di Latina) per la progettazione di un nuovo ospedale con i requisiti necessari alle funzioni di DEA I livello nel Golfo di Gaeta. Tale progetto è stato oggetto di approvazione ad opera del Consiglio Comunale di Formia per la variante al Piano Regolatore Generale del terreno sito in Formia, nell’area suburbana ex-Enaoli, convertita da zona A agricola ad Area da adibire a Servizi Ospedalieri e Servizi di Ricezione individuati come pertinenze della Struttura Ospedaliera stessa. Successivamente il progetto vincitore (pubblicato il 14 Giugno 2008) fu bloccato dal Commissario di Governo Elio Guzzanti nel primavera del 2010;

• I riferiti gravi attuati limiti delle attrezzature in associazione alle croniche carenze di personale (alcuni servizi sono cessati con il pensionamento dell’unico Specialista in servizio) non consentono un pieno raggiungimento degli standard previsti per un Dea di I livello, mentre il loro superamento consentirebbe altresì un’accresciuta attrazione risultante dall’attivazione di discipline a elevata complessità con l’intenzione di recuperare almeno il 75% della mobilità passiva, stante che il saldo migratorio, sempre positivo per il nostro territorio, recentemente si è negativizzato a favore della viciniore Provincia di Caserta, che offre possibilità diagnostiche e di cura moderne, con notevole aggravio di spesa per la nostra Regione;

• Quand’anche – a seguito della ricognizione in atto nella Regione – si realizzasse nell’ottica della obiettiva programmazione dei servizi la disponibilità regionale all’acquisto delle basilari apparecchiature diagnostico/terapeutiche necessarie al funzionamento del DEA di Formia, allo stato attuale sorgerebbero, per la carenza di spazi idonei, problemi nella decisione di ottimale allocamento delle medesime;

• L’Ospedale più prossimo al Golfo di Gaeta è quello di Cassino (che dista da Formia 42.2 Km, per raggiungere il quale sono necessari almeno 50 minuti e che peraltro non è sede di DEA e non ha servizi di terapia intensiva) mentre l’altro Ospedale provinciale sede di DEA è quello di Latina (che dista da Formia 80 Km e per raggiungere il quale è necessario un tempo di almeno 1,25 ora), e premesso che tali distanze e tempi non sono assolutamente compatibili con una dignitosa risposta sanitaria;

• Occasionalmente, si è recentemente verificata la circostanza di disponibilità di una struttura edilizia sita nell’immediata contiguità dell’esistente Ospedale di Formia, l’ex Pastificio Paone, attualmente totalmente libero in quanto non più utilizzato come opificio (volumetria complessiva pari 30.223,48 metri quadrati). La struttura in questione è – nell’attuale – oggetto di sequestro giudiziario ad opera della Procura della Repubblica di Latina a seguito di paventata lottizzazione abusiva nell’intento di ampliamento della volumetria e trasformazione della stessa in Centro Commerciale in assenza di un piano particolareggiato necessario per ogni opera in zona già urbanizzata ma potenzialmente sottoposta a ulteriori carichi a seguito di nuove costruzioni;
Premesso altresì che
• Pur non rinunciando all’originale progetto di costruzione del nuovo ospedale per le sue possibilità di organizzazione a piastra con disposizione strategica di tutte le funzioni di diagnosi e cura, decongestione urbana, viabilità automobilistica ecc. – si è consapevoli della necessità di tempi di attesa lunghi per tale realizzazione, anche in considerazione della crisi economica e finanziaria che attanaglia il nostro Paese e in particolare la nostra Regione, specie in ambito sanitario;
• Nella definizione delle strategie e delle linee di attività del Servizio Sanitario Regionale la programmazione della Regione Lazio prevede l’implementazione e lo sviluppo di Strutture di Assistenza Territoriale volte a supportare l’attività ospedaliera tamponando la domanda di base e lasciando agli Ospedali lo spazio e le risorse per qualificarsi come punti di risposta all’urgenza (istituzione di Presidi territoriali di prossimità / Case della Salute con funzioni assistenziali intermedie tra il ricovero ospedaliero e le risposte assistenziali domiciliari; potenziamento delle attività di specialistica ambulatoriale e integrazione di essa nella rete dei servizi territoriali per l’erogazione delle prestazioni erogabili a tale livello nel quadro di una politica di Health Technology Assessment) e che per la realizzazione di tali progetti si renderanno comunque nel lungo periodo sempre più necessari nuovi spazi e strutture;
Considerato che
• è attualmente allo studio della Commissione Urbanistica della Città di Formia la Variante al Piano Regolatore Generale e che è intento di questa Amministrazione dare a tale variante un forte indirizzo al contenimento dell’uso del suolo a fini edificatori prevedendo la ristrutturazione e la riqualificazione delle aree già urbanizzate, distribuendo le volumetrie sulla base delle esigenze funzionali del territorio e non sulla base di criteri speculativi;
• Nell’ex opificio potrebbero essere dislocate tutte le attività diagnostiche, ambulatoriali, territoriali e amministrative attualmente presenti nella sede dell’ Ospedale, liberando in tal modo gli spazi necessari ad incrementare le degenze e permettendo di ristrutturare completamente la piastra dell’emergenza (ivi compreso il necessario ampliamento del blocco operatorio) migliorando la condizione dei reparti e inserendone di nuovi;
SI CHIEDE
1. L’immediata ristrutturazione ed efficientizzazione dell’Ospedale di Formia denominato “ Dono Svizzero”, con l’immediato acquisto delle apparecchiature indispensabili alla minima risposta di salute dei Cittadini del comprensorio Sud della Provincia di Latina (TAC multistrato, PET, RMN…) e quant’altro necessario e di cui verrà fatta oggetto specifica e motivata richiesta per il tramite della Direzione Generale della ASL Latina;

2. di procedere comunque con urgenza a razionalizzare l’uso degli spazi disponibili nel comprensorio in relazione ai servizi esistenti;

3. Di fornire a questa Amministrazione immediate informazioni in riferimento al finanziamento ed alla realizzazione dell’Ospedale del Golfo, così come nel Progetto già approvato ed in itinere;

4. Nelle more della realizzazione del progetto di realizzazione dell’Ospedale DEA I livello di Formia, valutare l’ acquisizione del complesso edilizio denominato “Ex Pastificio Paone”, sulla base di un progetto di fattibilità in termini di costi, di procedure e di servizi da erogare;
5. di convocare con urgenza una Conferenza di Servizi tra la Regione Lazio, la Direzione Generale AUSL Latina, il Comune di Formia e gli altri Enti interessati, al fine di avviare la programmazione sanitaria a brevissimo, medio e lungo termine nel comprensorio del sud pontino/Golfo di Gaeta, anche mediante costituzione di un “Tavolo Tecnico”.

redazione

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