Questa mattina presso la sala Boffa è stato presentato il “Lazio, la Regione delle bambine e dei bambini”, il progetto promosso da Regione e CNR cui il Comune Formia ha ufficialmente aderito con la delibera di giunta n. 309 del 2 dicembre scorso.
All’invito dell’Amministrazione hanno risposto in tanti: associazioni, psicologi, rappresentanti delle scuole e assistenti sociali. Un primo incontro, utile a circoscrivere i contorni del progetto, gli obiettivi generali e gli strumenti specifici da attuare sul nostro territorio. Perché “La Regione delle bambine e dei bambini” non sia solo uno spot ma un progetto concreto che miri a coinvolgere i minori nei percorsi decisionali e a trasformare le città in spazi urbani a misura dei più piccoli.
L’Assessore Giovanni D’Angiò e il Presidente della Commissione Servizi Sociali Pietro Filosa hanno illustrato le attività previste e la filosofia che sta alla base del progetto. I bambini sono il paradigma di una città nuova che si rimpossessa dei luoghi di incontro smarriti nel tempo; che concede ai piccoli l’autonomia di movimento; che dà loro la possibilità di fare esperienze, di tornare ad esplorare e comunicare.
“Il progetto – spiega l’Assessore D’Angiò – risponde a due esigenze precise: favorire la partecipazione dei bambini al governo della città e garantire gli spazi di autonomia necessari alla loro crescita. Il progetto regionale prevede l’istituzione di un ‘Consiglio dei bambini’, un organismo costituito da minori selezionati per sorteggio all’interno delle classi quarte e quinte delle scuole comunali, che è chiamato ad esprimere il proprio punto di vista sui vari temi della città. Questo baby-Consiglio si incontra fuori dalla scuola e ha il Sindaco quale referente. L’altro grande strumento per coinvolgere i bambini è la progettazione partecipata, la possibilità di progettare uno spazio pubblico o arredi o servizi, con la consulenza di esperti del settore. ‘A scuola ci andiamo da soli’ è invece un’esperienza di autonomia per i bambini di età superiore ai sei anni che vengono invitati a compiere a piedi e senza l’accompagnamento di adulti il percorso da casa fino a scuola. L’intervento sarà loro utilissimo, ne favorirà il benessere fisico e lo sviluppo relazionale, oltre a migliorare la mobilità della città. Naturalmente, la comunità dovrà dare il suo contributo di partecipazione: dal municipio alla scuola, dai commercianti agli anziani“.
“Siamo molto legati al progetto – sostiene il Sindaco Sandro Bartolomeo –, convinti del fatto che per incidere sul futuro bisogna innanzitutto lavorare sull’educazione e la formazione delle nuove generazioni. Dobbiamo coinvolgere i bambini se vogliamo guardare oltre il presente. Dobbiamo contribuire a costruire una città più vivibile che privilegi la pedonalità ed offra spazi per il gioco e la socializzazione. Vogliamo che Formia sia costituita da cittadini sempre più consapevoli, che sin da piccoli imparino a mettersi in gioco, ad offrire il proprio contributo di idee e di impegno. Dobbiamo lavorare per creare le condizioni affinché tutto questo avvenga. I bambini vanno sì protetti ma non ingabbiati, vanno incoraggiati e seguiti, stimolati e coinvolti. Questo è il progetto della Regione – conclude il primo cittadino – e questo è il motivo per cui il Comune di Formia ha deciso di aderire”.
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