I consiglieri di maggioranza componenti della Commissione Trasparenza sono stati e rimangono fortemente impegnati nel proficuo funzionamento della Commissione. Proprio per questo, sia durante le riunioni che tramite mail, più volte hanno chiesto al Presidente della Commissione Antonio Di Rocco di convocare le sedute in orario pomeridiano, dal momento che la mattina sono intenti nelle loro rispettive attività e responsabilità professionali e non possono beneficiare di alcun legittimo permesso di assentarsi dal lavoro, essendo in gran parte avvocati e, quindi, impegnati dinanzi agli Uffici Giudiziari.
Nonostante le reiterate e formali richieste e pur sapendo del rischio che le sedute potessero andare deserte, dall’inizio dell’anno ad oggi il Presidente Di Rocco ha voluto insistere a convocare la commissione di mattina, causando una inutile perdita di tempo e ponendo egli stesso a rischio la tenuta delle sedute della commissione. La Commissione, finalmente convocata in orario pomeridiano, è risuscita a riunirsi il 24 febbraio. In tale seduta, i consiglieri di maggioranza, tutti presenti, hanno avuto modo di eccepire al Presidente il suo incomprensibile comportamento trovando poi con lo stesso l’accordo a verificare in anticipo le disponibilità per le future convocazioni, sia in ordine ai giorni che all’ora di convocazione.
Nella stessa seduta, la proposta unanimemente deliberata da tutti i componenti della Commissione Trasparenza, compresi quelli di maggioranza, di essere informati della situazione venutasi a creare in riferimento al multipiano delle Poste, come da relativo verbale della seduta, recita testualmente: “Il presidente della commissione propone ai componenti presenti di trattare, nella prossima riunione, l’argomento avente ad oggetto il collaudo tecnico amministrativo del multipiano delle poste, alla presenza nella stessa riunione della Segretaria Generale per le informazioni relative. I componenti presenti esprimono parere favorevole per l’inserimento dell’argomento nella prossima riunione da svolgersi non prima di due settimane dalla data odierna”. Questo, e solo questo, il tenore della richiesta per cui alcun termine ultimativo è stato mai dato alla Segretaria Generale la quale, non prima di due settimane necessarie ad approfondire la questione, non dovrà fare altro che “informare” in relazione a tale argomento su ciò che risulta dagli atti in possesso della amministrazione e null’altro, perché di altro non potrebbe informare.
Giuseppe Bortone, consigliere comunale SEL – Formia
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