Litigano tra loro per i territori contesi. E denunciano l’assalto dei “forestieri”, i pastori dei comuni limitrofi che portano mandrie e greggi a pascolare lì dove non potrebbero. Dei problemi che da tempo assillano il mondo della pastorizia formiana s’è parlato nel corso di una conferenza dei servizi indetta in Comune. Il sindaco Sandro Bartolomeo e l’assessore alle Attività Produttive Clide Rak hanno incontrato i pastori del Redentore insieme a Corpo Forestale, rappresentanti del parco dei Monti Aurunci e veterinari dell’Asl. Si è affrontato il problema della fida pascolo, l’assegnazione di terre comunali per il pascolo di bovini ed equini e s’è cercato di smussare i contrasti tra i pastori che si contendono le aree di montagna a disposizione. Ne sono rimasti pochi, devono imparare a condividere i terreni e a creare un clima che faciliti il rilancio imprenditoriale del settore. Se insomma non verranno meno i dissidi, hanno lasciato intendere gli amministratori, non sarà più assegnata la fida e, oltre ai terreni, i pastori perderanno i fondi previsti dall’Unione Europea. L’amministrazione provvederà alla divisione ufficiale delle particelle in comune. I terreni non potranno però essere fisicamente recintati perché gli abbeveratoi sono pochi e vanno messi a disposizione di tutti, anche a beneficio della fauna selvatica. Altro motivo di litigio è il mancato rispetto da parte di alcuni dei tempi consentiti per il pascolo (da aprile a novembre). Per esaminare a fondo la situazione a breve l’amministrazione terrà un sopralluogo in loco. Il prossimo passo sarà un incontro con la Forestale. Sul tavolo anche il tema degli incendi che ogni anno carbonizzano larghe fette di montagna. Un faccia a faccia per comprendere la situazione e le motivazioni che armano la mano dei piromani.