L’Archivio occuperà un’intera ala della torre ristrutturata. Oltre ad una saletta di consultazione riservata a chi fa richiesta di accesso ai documenti originali, l’Archivio offre una vasta e luminosa sala di lettura aperta al pubblico dove è possibile trovare riviste specializzate, fotocopie di documenti, materiale informatico. La sala si presta inoltre ad incontri culturali con le associazioni del territorio che si occupano di studi storici e a laboratori didattici con docenti e alunni. Agli universitari che sceglieranno di preparare la tesi su Formia sarà fornito ogni supporto, sia strumentale che bibliografico.
Attualmente, l’Archivio contiene 1281 unità conservate in 100 bb. e 121 registri non condizionati per complessivi 18 ml.. La documentazione copre l’arco cronologico compreso tra il 1810 e il 1971. Ed è composta da: documentazione storica dei Comuni di Formia (1163 unità, 1814-1971), Maranola (90 unità, 1810-1955) e Castellonorato (28 unità, 1867-1949). Le operazioni di riordino e trasferimento dall’Archivio di deposito all’Archivio storico di tutta la documentazione prodotta dal Comune fino al 1974 sono tuttora in corso e dureranno alcuni mesi.
Una sezione dell’Archivio è volta all’acquisizione e conservazione in appositi fondi intestati di documenti in possesso di privati. L’obiettivo è quello di conservare memoria di famiglie, attività industriali e commerciali, di personaggi significativi attraverso documenti, foto, filmati, articoli di giornale.
L’Archivio promuove inoltre attività didattiche e di ricerca storica rivolte alle scuole. Sotto la guida di un archivista esperto si offre la possibilità agli insegnanti e agli studenti di “riscoprire” il territorio attraverso il contatto diretto con la documentazione prodotta nel tempo dal Comune. Sono custoditi ad esempio alcuni degli elaborati prodotti nell’ambito del progetto “Il futuro della memoria” che in sette anni ha coinvolto circa 100 classi delle scuole elementari e medie per 2 mila alunni complessivi.
Contestualmente al conferimento della cittadinanza onoraria al Presidente Pietro Ingrao, il Consiglio Comunale di domani venerdì intitolerà l’Archivio al maestro Franco Miele. Nato a Formia il 15 maggio 1924, Miele morì il 19 ottobre del 1983. La rilevanza della sua attività di pittore, critico d’arte e poeta, la vasta bibliografia che lo riguarda ne fanno un intellettuale a tutto tondo, rappresentativo della realtà culturale del secolo scorso. Miele ha dipinto la realtà trasfigurandola in un mondo in cui lo spazio e il tempo assumono connotati interiori attraverso luci e colori nel quali sono fortemente riconoscibili i tratti culturali e i luoghi della sua infanzia, della terra dove è nato e che ha continuato ad amare per tutta la vita. Sue opere sono ora ospitate in collezioni private in Italia e all’estero e in edifici pubblici a Viterbo, Brindisi, Bologna, Venezia e nella Capitale o in musei, tra cui la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.
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