Formia e in particolar modo la comunità di Trivio hanno ricordato le vittime della Costarella nonostante la pioggia battente

Domenica 25 novembre 2018, nonostante la pioggia battente, il Centro Socio Culturale Trivio, l’Amministrazione di Formia e molte associazioni, tra cui Anps, Anfs, Carabinieri, Reduci e Combattenti sez. di Maranola, hanno ricordato gli otto giovani che, 75 anni fa, il 26 novembre del 1943, nella frazione collinare di  Trivio, persero la vita in seguito ad una rappresaglia da parte dei soldati tedeschi.

La cerimonia si è svolta in località Costarella ai piedi del monumento eretto da un’associazione di volontari più di una ventina di anni fa.  Alle 15.30 la partenza da Piazza Sant’Andrea e una volta giunti ai piedi del mausoleo e dopo la deposizione della corona di alloro, il Luogotenente della Finanza, Aurelio Tomao ha intonato le note del silenzio per poi lasciare spazio a Mons. Sparagna per la benedizione e la preghiera. A seguire il Sindaco di Formia, Paola Villa ha sottolineato l’importanza della giornata e della commemorazione, considerato che le guerre non sono mai a fin di bene e che è importante ricordare coloro che, invece, hanno fatto guerra alla guerra, rimettendoci la propria vita.

Alle 16:15 il corteo si è spostato presso la scuola primaria Collodi e gli alunni hanno dato avvio al convegno sulle cause della rappresaglia eseguendo prima col flauto e poi a voce l’Inno d’Italia con il giusto coinvolgimento della platea.

Il primo ad intervenire è stato Luigi Saraniero, presidente del Centro Socio Culturale Trivio, per evidenziare l’importanza della giornata, il fatto che la memoria non va mai dimenticata soprattutto dai ragazzi che ha voluto ringraziare per i lavori artistici realizzati sotto il motto di “Ricordare per non dimenticare”.

A seguire il dottor Gianfranco Macelloni, luogotenente dei carabinieri e grande appassionato di storia ha ricordato i fatti antecedenti al tragico episodio, le otto vittime  e il coraggioso Don Raffaele Iorio, il parroco dell’epoca, che, per  supplicare di mettere fine al rastrellamento, fu massacrato di botte. Il dottor Macelloni ha poi approfittato dell’occasione per rivolgere al Sindaco ufficiale richiesta ad inserire la giornata di commemorazione della Costarella nel calendario istituzionale del Comune di Formia.

Dopo il dottor Macelloni, il sig. Nardella presidente dell’Anpli di Formia ha definito l’eccidio un evento drammatico, una strage che come tale rappresenta il fondamento della Carta Costituzionale. Anche Nardella ha avuto una richiesta per il Sindaco di Formia, ovvero maggiore attenzione e cura per il sito della Costarella.

Degno di evidenza l’intervento del dottor in storia dell’arte Marco Tedesco, il quale ha illustrato il monumento sotto l’aspetto artistico collegandolo all’arte scultorea del Cav. Italo Forte che per alcuni particolari attinge da un’altra opera del grande Francisco Goya. Tedesco ha detto: “è importante che l’arte continui a riocrdare queste vicende”.

Quasi in conclusione il Sindaco Paola Villa, accompagnata dal vicesindaco e assessore alla cultura Carmina Trillino e dal Capogabinetto Armando Russo, ha accettato la richiesta del dottor Macelloni, in quanto è importante ricordare questi fatti, come l’Eccidio della Costarella, facendo anche nomi e cognomi seppur scomodi. Il primo cittadino di Formia ha approfittato del momento per plaudire alla reintroduzione dell’educazione alla cittadinanza tra le materie curriculari, perché la memoria va costruita sin dalle scuole elementari.

Il presidente del Centro Socio Culturale Trivio nei saluti finali ha voluto ringraziare la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Vitruvio Pollione, dott.ssa Annunziata Marciano per aver messo a disposizione i locali della scuola Collodi e ha magistralmente coinvolto docenti ed alunni.

Un evento non come gli altri – ci ha tenuto a comunicare Luigi Saraniero- ma ricordare per non dimenticare la MEMORIA dio 8 concittadini crudelmente ASSASSINATI.”

“Sentiti ringraziamenti – ha aggiunto – al dottor Gianfranco Macelloni che con molta parsimonia ha raccontato non solo l’episodio de 26 novembre del 1943, ma ha notevolmente disquisito ogni attimo dei giorni antecedenti il drammatico episodio , al dottor Marco Tedesco il quale ha collegato la tragedia con la scultura del concittadino Cav. Italo Forte, custodita nella sede del Centro, al Sindaco Paola Villa per esserci stata vicina, ai partecipanti tutti, alle associaizonie ad ogni singola persona che, nonostante il tempo piovoso, ha preso parte”.

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