A Casal di Principe riemergono fusti. Cosa contengano non è chiaro, lo sarà solo all’esito degli esami di laboratorio. E non è dato sapere se tutto questo abbia qualcosa a che fare con le inquietanti rivelazioni di Carmine Schiavone. Il clan, secondo quanto riferito alla stampa dall’ex boss della camorra casertana, avrebbe interrato rifiuti tossici anche nel sud della provincia di Latina, giudicando il basso Lazio una proiezione geografica, ideale ed economica dell’enclave casalese. Avrebbe agito indisturbata la camorra, protetta dall’ampio tessuto di relazioni stretto, fin quasi a identificarvisi, con i più vari livelli istituzionali. Terrorismo psicologico o verità storica, colpevolmente nascosta in tutti questi anni? Quali sono i danni reali prodotti dalle ecomafie su questo territorio, quali i rischi, quali i risvolti sanitari ed economici? Se ne parlerà sabato pomeriggio nell’incontro pubblico organizzato al Comune di Formia con la senatrice Rosaria Capacchione, giornalista ed autrice di libri di successo incentrati sugli affari del clan dei casalesi. Intervistata da Nello Trocchia, racconterà “l’oro della camorra”: il business dei rifiuti, il traffico di sostanze, la spregiudicatezza con cui i clan hanno messo le mani sul territorio tra le due sponde del Garigliano. Interverrà anche il sindaco di Formia Sandro Bartolomeo. L’appuntamento è per sabato alle ore 17.30 presso la sala Ribaud del palazzo comunale.
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