Si è tenuta oggi la riunione dei volontari del Formia Festival #900: circa 50 ragazzi, la maggior parte studenti delle 9 scuole del comprensorio, cuore delle iniziative che si svolgeranno tra Formia, Gaeta e Minturno dall’1 al 18 Ottobre.
Una grande squadra che sarà attiva per tutti i 18 giorni del Festival supportando la piccola organizzazione dell’evento promosso dal Comune di Formia in collaborazione con l’Ipab SS. Annunziata e la Fondazione Alzaia cercando di dare un preziosissimo e fondamentale supporto alle 60 iniziative che si svolgeranno.
Trasmettere “la storia” alle nuove generazioni, agli studenti, ad un pubblico ampio è l’obiettivo fondamentale del Formia Festival. L’entusiasmo dei giovani volontari e la voglia di impegnarsi è un’ottima speranza ed un buon augurio per la manifestazione.
“L’organizzazione del Formia Festival #900 e del Premio Internazionale Vittorio Foa – Città di Formia” – ha dichiarato il Presidente ff. dell’IPAB SS. Annunziata Piero Bianchi – “è stata in questi otto mesi interamente sulle spalle della Direzione dell’IPAB, di due o tre dipendenti part-time messi a disposizione dalla Fondazione Alzaia e di un paio di volontari. Hanno fatto quasi un miracolo, visti i tempi ristretti e, soprattutto, le ristrettezze delle risorse. A consuntivo si vedrà che per il Premio Foa si sarà speso poco più di 30.000 euro, 17.000 dei quali solo per i voucher dei vincitori, mentre per il Formia Festival #900 non si arriverà ai 50.000 euro. Organizzare un Premio Internazionale ed un Festival con meno di 80.000 euro è assolutamente eccezionale. L’IPAB del costo complessivo dei due eventi si accollerà alla fine oltre il 70%. Un intervento eccezionale, considerate anche le nostre situazioni finanziarie, ma che abbiamo fatto con convinzione nella speranza che con il Comune di Formia si possa avviare un lungo e proficuo rapporto di collaborazione“.
“La Prima Edizione del Formia Festival #900 è solo il primo passo” – ha dichiarato l’Assessora alla cultura del Comune di Formia Mariarita Manzo, di un progetto che ha bisogno – “dopo la prima fase sperimentale – di aggiustamenti e miglioramenti per diventare un appuntamento culturale in grado anche di riversare sulla Città e sull’intero Golfo benefici di tipo economico. Alla prima edizione noi abbiamo chiesto poco: il coinvolgimento delle scuole, una programmazione seria e non dispendiosa, un mix tra approfondimento e divertimento. Abbiamo chiesto in sostanza una prova generale in vista del futuro. Questa bella e inaspettata voglia di volontariato che ci viene dalla partecipazione di tanti giovani e meno giovani, che ci daranno una mano nei prossimi giorni, è un buon segnale. Un invito ad andare avanti nella giusta direzione“.
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