Formia, Forza Nuova: L’annoso problema dell’accoglienza business e le psicosi bipolari di Rifondazione comunista


Cari “compagni”, la camorra a Formia, spesso cova in seno alle istituzioni, vero! Ma voi siete davvero convinti di esserne estranei?I comunisti formiani, persuasi come sono di essere l’ultima frontiera di legalità, forse, anzi sicuramente, hanno voluto formattare la loro volatile e volubile memoria in merito all’acquisizione tanto discussa del complesso immobiliare Seven Up votata, come sottolineato da Francesco Furlan in un recente comunicato datato 15/08, dal compagno Marcello Zennaro, in quel consiglio comunale presieduto dall’imperituro sindaco Sandro Bartolomeo nel marzo del 1999. L’allora segretario di Rifondazione comunista e attivista del comitato di lotta contro acqualatina, in solido con Maria Rita manzo, Enrico Paone ed altri strenui assertori della legalità, grazie al loro voto, determinarono l’acquisizione di quello che già era un rudere, previa la “modica” cifra di 750 mln di lire, (soldi dei Formiani, ovviamente), per un complesso, quale quello di Gianola, di cui tra l’altro, la nostra città non ha mai potuto fruire. Ergo, Forza Nuova, che palesemente è stata chiamata in causa dal PRC di Formia in merito alla necessità da noi denunciata di far luce sull’attendibilità dei requisiti dei sedicenti profughi accolti a nostre spese, a seguito del l’increscioso arresto del profugo-scafista ospite del Gus in quel dell’Enaoli, invita pertanto il partito della rif. Comunista e tutti i compagni a risparmiarsi inutili e patetici deliri da sindrome d’Halzheimer dato che, parafrasando e trascrivendo quanto da loro dichiarato:

 “Camorra, ‘ndrangheta, cosa nostra fanno affari d’oro da noi, con le istituzioni che spesso hanno girato la testa o addirittura le hanno favorite”, pare che proprio i loro esponenti politici si siano prestati a questo!

Coord Forza Nuova Formia

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