Al Perrone si conclude in parità il derby natalizio tra il Formia ed il Gaeta, due squadre divise da antica rivalità e distanti un solo punto in graduatoria.
C’è il pubblico delle grandi occasioni con rappresentanza di entrambe le tifoserie. Canti e sfottò animano ancor più l’attesa sfida. Il Gaeta si presenta privo di Matteo, Valentino e Visciglia. I biancorossi partono subito bene e cercano di fare la gara sfruttando la migliore qualità. All’8’ da registrare un gran tiro di Iannazzo a cui si oppone bene Salemme. Al 26’ l’episodio che può determinare una svolta. L’arbitro giudica irregolare in area formiana l’intervento di Salemme ai danni di un giocatore biancorosso. Calcio di rigore ed immediata espulsione dell’estremo difensore biancazzurro.
Scarlato corre ai ripari mandando in campo il portiere Berisha al posto di Leccese. Si incarica del penalty Del Giudice che però calcia fuori. Il Gaeta non demorde e continua a manovrare. Al 30’si segnala una bella opportunità per il neo biancorosso Di Florio. Il Formia in dieci arretra ancor più il proprio baricentro contando su eventuali ripartenze. Il primo tempo dopo tre ulteriori minuti di recupero concessi dal Sig. Copat di Pordenone termina sul risultato di 0-0.
All’8’ Scarlato fa entrare Scipione che rileva Petronzio. Sostituzione al 16’ anche tra i biancorossi con Perito che prende il posto di Di Florio. Il Gaeta insiste e cerca in tutti i modi di arrecare pericolo alla porta formiana. I biancazzurri sono sempre più arroccati nella loro metà campo e non è facile per la squadra gaetana superare quel fortino. Soprattutto non è semplice per i gaetani attuare il gioco manovrato e tecnico che li contraddistingue su un terreno non propriamente dei migliori, per usare un eufemismo, come quello del Perrone. I padroni di casa votati alla difesa cercano di portare a casa un punticino.
Poi il calcio è tutto ed il contrario di tutto. E così succede che Scipione tiri fuori dal cilindro un colpo a sensazione, ovvero il classico eurogol, un tiro dalla distanza e da posizione defilata che trafigge Fiorini. La sconfitta sarebbe davvero troppo per un Gaeta che gioca bene e che ha sempre esercitato, anche prima dell’uscita di Salemme, una chiara supremazia territoriale. Melchionna opera un altro cambio: Armenio al posto di Di Luca. Siamo al 27’. Al 31’ ospiti in gol con Fanelli lesto ad insaccare, dopo la deviazione del portiere su una conclusione di Perito. Ancora sostituzioni con Ottobre che al 32’ rileva Iannazzo e Russo che al 34’ nel Formia sostituisce Valerio. Il Gaeta cerca il successo, ci crede e continua ad attaccare.
Ma il Formia continua ad essere tutto racchiuso nella propria metà area a difesa del risultato. Basti pensare al duo difensivo gaetano Marciano-Di Emma che opera costantemente in avanti nella zona di centrocampo. Nonostante i quattro minuti di recupero, il risultato però non si schioda. Finisce 1-1.
Il Gaeta, venuto per vincere, ha fatto ciò che poteva. Ha giocato, si è disimpegnato bene nonostante la poca amalgama dovuta al recente innesto dei vari nuovi elementi, alcuni dei quali, fermi da un po’ di tempo, non hanno ancora i novanta minuti nelle gambe. Vi è stata tuttavia qualche occasione nel primo tempo, un rigore che se realizzato chissà la gara avrebbe seguito un altro corso, l’assalto ad un Formia (che mai pericoloso ha pescato il jolly con Scipione) combattivo e agonisticamente motivato tutto rintanato nella propria metà campo, la capacità di una reazione immediata con il gol di Fanelli. Tutti motivi questi per giudicare positivamente quello che potremmo definire il nuovo Gaeta. E senza mai dimenticare che un derby è sempre un derby al di là del valore delle due squadre.
Comunicato stampa Polisportiva Gaeta 1931