Formia-I grandi concerti d’agosto: arrivano Enzo Avitabile e il duo Gino Paoli-Danilo Rea

20140718-160707-58027844.jpgAgosto nel segno della grande musica. Nel giro di pochi giorni si esibiranno a Formia Enzo Avitabile e il duo Gino Paoli-Danilo Rea. Entrambi i concerti fanno parte della rassegna d’autore promossa dall’Assessorato alla Cultura nell’ambito del calendario di spettacoli “Formia Estate 2014”.

Si parte l’8 agosto in Piazza Vittoria (ingresso libero) con il concerto del sassofonista e polistrumentista napoletano Enzo Avitabile e de “I bottari di Portico”, band della provincia di Caserta che ripropone musiche e strumenti della tradizione contadina campana. Un abbinamento suggestivo nello spirito di un artista poliedrico che da oltre trent’anni mescola temi, tradizioni e ritmi del sud con i suoni dell’Africa nera, in una sintesi di grande efficacia e intensità emotiva. Il suono dei Bottari di Portico richiama riti antichi legati alla terra quando botti, tini e falci venivano usati come percussioni a scandire il ritmo dei cortei cui i contadini prendevano parte per scacciare gli spiriti maligni e propiziare il raccolto. Un concerto che fonde questi elementi e li riporta sul terreno della world music, verso orizzonti musicali che tagliano il Mediterraneo e uniscono Africa, Italia e Medio Oriente.

L’altro grande evento è fissato per il giorno 13 di agosto nel suggestivo scenario della tomba di Cicerone (ingresso: 10 euro). Dopo la fortunata avventura col progetto di gruppo “Un incontro in jazz” e il disco “Auditorium Recording Studio” del 2011, prosegue la felice collaborazione tra Gino Paoli e Danilo Rea, da mesi in tour per i più grandi teatri italiani per presentare l’album “Due come noi che…”. Una collezione di “sold out” a sancire il successo di un matrimonio artistico particolarmente riuscito. Da un lato la voce e il carisma di Paoli, uno dei più grandi autori e interpreti della canzone italiana. Dall’altro il lirismo e la creatività di Rea, tra i pianisti più affermati del panorama musicale internazionale. “Due come noi che…” è l’esempio di come artisti assoluti possano reinterpretare in modo alternativo alcuni classici della musica italiana. Solo piano e voce, solo Danilo e Gino, la loro straordinaria capacità di inseguirsi, smarcarsi e ritrovarsi su una strada che è quella delle canzoni più belle del nostro patrimonio. Da “Averti addosso” a “Il cielo in una stanza”, da “Vivere ancora” a “Perduti” passando per “La gatta” e “Come si fa”, insieme a chicche dei cantautori genovesi, che per Gino sono gli amici di una vita: “Canzone dell’amore perduto” e “Bocca di rosa” (strumentale) di De André, “Il nostro concerto” di Umberto Bindi, “Vedrai Vedrai” di Tenco e “Se tu sapessi” di Bruno Lauzi. Nella track list, così come in scaletta live, anche “Non andare via” traduzione italiana della meravigliosa “Ne me quitte pas” che proprio Jacques Brel chiese di tradurre a Paoli e “Albergo a ore”, il commovente brano di Herbert Pagani.

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